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FERRANDINA – Melma e percolato. A contrada Venita all’emergenza meteo si unisce l’emergenza ambientale. Anche questa volta, come in passato,  è bastato che la pioggia cadesse più del solito per rendere l’intera area un pantano. 

Che non fosse consigliabile avventurarsi per quelle lande il segnale di pericolo posto all’imbocco della strada che dalla ss 407 Basentana porta fino alla discarica comunale lo lasciava intuire, ma la realtà oltre quel cartello va al di là dell’immaginabile.  La strada è un colabrodo,  per arrivare fino alla discarica che, nonostante ancora sotto sequestro per intervento dei Noe, ha ottenuto un permesso di ampliamento da parte della Regione Basilicata, bisogna fare la gimcana tra buche profondissime e fango.  

E il peggio deve ancora arrivare.  C’è il torrente Vella da attraversare prima di arrivare alla meta. Solitamente si tratta di un gioco da ragazzi:  specie in estate, non ci si accorge nemmeno che c’è un corso d’acqua lì. Ma adesso è diverso.  Il Vella, forse stanco dei continui “soprusi” subiti dagli uomini,  ha rotto il suo silenzio e gli argini: la furia delle acque ha spazzato via il ponticello che permette di  arrivare alla discarica. Solo a bordo di un trattore è possibile  passare su una strada che non c’è (più).  L’asfalto è letteralmente sbriciolato e le voragini sono colme d’acqua mista a terra.  

Man mano che ci si avvicina alla discarica l’aria si fa irrespirabile. Un odore fortissimo richiama l’attenzione: tra i tanti rivoli d’acqua che scendono a valle e confluiscono nel Vella anche uno diverso dagli altri.  Il colore è più scuro, la consistenza più densa. Basta seguire con lo sguardo la lingua di liquido maleodorante per capire da dove proviene:  scorre impetuoso al di sotto del recinto della discarica. Alcuni agricoltori delle aziende vicine non hanno dubbi: è percolato. Tante volte hanno visto, altrettante hanno denunciato. Ma in contrada Venita, purtroppo,  continua a piovere sul bagnato.

mar.aga

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