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VIBO VALENTIA – Consentire interventi più rapidi in caso di sottrazione di materiali destinati alle infrastrutture elettriche, contrastare gli episodi criminosi come l’asportazione di conduttori elettrici di rame e gli attentati alla sicurezza dehli impianti e le frodi. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa sottoscritto questa mattina tra la Prefettura di Vibo Valentia e la società per l’energia elettrica alla presenza degli esponenti delle forze dell’ordine territoriali. 

Tra le altre finalità dell’intesa siglata tra il rappresentante territoriale del governo Giovanni Bruno e il responsabile security Enel Domenico Vozza, anche il contrasto al raggiro contrattuale nel processo di smaltimento dei rifiuti, ai fenomeni di corruzione e concussione nel rilascio di atti amministrativi strumentali all’esecuzione degli appalti, al lavoro nero, e l’assicurazione della sicurezza dei lavoratori sui cantieri. Il testo recepisce, inoltre, tutte le nuove disposizioni del codice e della documentazione antimafia per prevenire e mitigare il rischio di potenziali infiltrazioni criminali nelle attività di Enel sul territorio vibonese. «Con questa intesa – ha affermato il prefetto Bruno – aggiungiamo un altro importante tassello in tema di lotta all’illegalità. Un partenariato che ci consente di fornire certezze agli interventi che verranno realizzati sul territorio per conto dell’Enel». 

In materia di lotta al fenomeno criminoso organizzato, il documento contiene specifiche attività finalizzate, nel particolare, a contrastare le associazioni criminali finalizzate ai furti o alla ricettazione di cavi di rame (negli ultimi tre anni i casi di asportazione del cosiddetto “oro rosso” sono saliti vertiginosamente provocando, però, circa 40 morti a causa dell’imperizia dei responsabili) e di altri materiali pertinenti alle infrastrutture elettriche, ai furti e alle frodi di energia. Contrasto, e non poteva essere altrimenti in un territorio qual è quello calabrese, ai sodalizi mafiosi, ai casi di estorsione, rapine, detenzione e porto illegali di armi, attentati incendiari e furti di attrezzature dei cantieri e unità produttive, inoltre all’illecita concorrenza caratterizzata da minacce e violenze, riciclaggio dei proventi illeciti e reimpiego degli stessi in attività economiche. L’attività di controllo sarà demandata alle forze dell’ordine (Carabinieri, Finanza e Corpo Forestale, rappresentati ieri mattina dai comandanti Daniele Scardecchia, Paolo Valle e Lorenzo Lopez).

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