X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

AMMINISTRATORI e dirigenti di Enti locali nel mirino. E’ accaduto a Brancaleone, dove è stato preso di mira il capogruppo di opposizione, ed è accaduto la scorsa notte a Crotone, dove è stata incendiata l’autovettura di una dirigente comunale.

Per quanto riguarda l’initmidazione di Crotone, poco prima dlla mezzanotte di ieri ignoti hanno dato fuoco all’autovettura del dirigente del settore urbanistica del Comune di Crotone, Elisabetta Dominijanni. Il mezzo, un’Alfa Romeo Giulietta, era parcheggiato sotto l’abitazione della dirigente in piazza Montessori. Gli abitanti della zona sono stati svegliati da un forte boato e, notate le fiamme ch avvolgevano la vettura, hanno chiamato i Vigili del fuoco, giunti sul posto in pochi minuti. 

Da una prima ricognizione è apparso che sul cofano dell’Alfa era stato sparso liquido infiammabile, il fuoco ha quindi provocato lo scoppio dei gas di combustione e quello dei pneumatici. I Vigili hanno evitato che l’incendio potesse propagarsi ad altre auto vicine. Sul posto sono quindi intervenute due pattuglie della squadra Volanti della Polizia di Stato. 

Più complessa la situazione di Brancaleone, dal momento che si tratta dell’ennesimo atto. Vittima è Silvestro Garoffolo, capogruppo di minoranza in seno al consiglio comunale, il quale ha rinvenuto un proiettile di pistola calibro 9 nella cassetta delle lettere presso il suo studio di commercialista. 

La scoperta è stata fatta nella mattinata di ieri allorquando il commercialista si è recato presso lo studio, in società con il fratello Antonino. Come al solito il primo atto che tutte le mattine compie prima di salire nel suo ufficio è quello di controllare la cassetta delle lettere in entrata, cassetta che peraltro non controllava da quattro giorni. Nell’aprire il contenitore, al momento di estrarre la posta ha udito un rumore metallico notando una cartuccia per pistola. Immediatamente ha avvertito il fratello e il Commissariato di pubblica sicurezza di Condofuri, ufficio presso il quale ha sporto regolare denuncia del fatto. 

C’è da rilevare che nel mese di ottobre 2014, a Garoffolo, al consigliere di minoranza Giovanni Alessi e ad un candidato (Fortunato Surace) della lista capeggiata dallo stesso Garoffolo (Brancaleone Bene Comune), in occasione delle elezioni del 25 maggio scorso per il rinnovo del consiglio comunale, è stata indirizzata una busta contenente tre cartucce di pistola, per fortuna intercettate dal Centro smistamento del servizio postale di Lamezia  Terme. All’interno della busta oltre alle tre cartucce  c’era una lettera nella quale i tre venivano avvisati che se non la smettevano di cercare carte al Comune avrebbero fatto una brutta fine. Questo perché la minoranza aveva chiesto ripetute delibere di giunta o consiglio comunale per la verifica di determinati atti amministrativi.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE