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BERNALDA – Non ha retto il dolore o il rimorso, ma solo lui sa cosa ha potuto soffrire in questi 23 giorni. Così ieri Nunzio Grillo, 87 anni, accusato di aver ucciso la moglie 80enne, Graziella Lupo, trovata morta il 26 giugno nella loro abitazione di via Anacreonte a Bernalda, si è ucciso ieri pomeriggio, impiccandosi a un albero.

Il dramma nel dramma si sarebbe consumato nel tardo pomeriggio, quando alcuni conoscenti dell’uomo lo hanno visto penzolare ormai senza vita, allertando familiari e carabinieri.

Per Grillo, che poco più di venti giorni fa aveva dato l’addio alla moglie nella chiesa del Convento, non c’è stato nulla da fare. Con lui, probabilmente, scompare anche la principale chiave di lettura di questo giallo, poichè gli inquirenti erano ancora in attesa del responso dell’esame autoptico sul corpo della signora Lupo. Un’analisi scientifica che doveva servire a capire natura e direzione di quella ferita mortale, che Graziella Lupo aveva tra le scapole poco sotto il collo. Forse una coltellata inferta da tergo, come quella che aveva sotto il seno, ma la verità sarebbe arrivata dall’anatomopatologo. Non si può conoscere, ovviamente, l’intimo travaglio di questo anziano, arrivato al gesto estremo forse per il dolore di aver perso la moglie, o per il rimorso di ciò che aveva fatto. A questo punto le indagini proseguiranno ugualmente e, se si verificasse la seconda ipotesi, si configurerebbe un caso di omicidio-suicidio come tanti ne avvengono, purtroppo, in questi ultimi mesi da Nord a Sud.

Tutti lo descrivevano come una persona gioviale, tanto che incontrandolo davanti a un bar non esitava a favorire l’amico di turno per offrirgli qualcosa. Un vecchietto come se ne vedono tanti nei nostri paesi, con l’immagine ben lontana dal potenziale mostro omicida dell’anziana moglie. Però, l’87enne Nunzio Grillo, restava l’unico indagato per la morte della moglie.

Dopo l’autopsia, effettuata il giorno successivo alla morte dal medico legale Luigi Strada, nel pomeriggio si erano svolti i funerali, a cui Grillo era presente; con compostezza e dolore aveva anche accolto parenti ed amici per le condoglianze. L’indagine a suo carico era per l’ipotesi di omicidio; un atto dovuto, fecero sapere il suo legale Pietro Di Taranto e gli inquirenti, essendo l’unico presente in casa al momento dell’arrivo dei soccorsi. Un altro colpo, il suicidio di Grillo, per i residenti del rione storico di Bernalda, dove tutti si conoscono, i quali non hanno mai accettato l’ipotesi del femminicidio, come ipotizzato dal pm Salvatore Colella.

a.corrado@luedi.it

 

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