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CROTONE – Trascrizioni telefoniche “inattendibili”. E’ questa la contestazione mossa dagli avvocati difensori dell’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole, raggiunta nei giorni scorsi da una nuova ordinanza rispetto all’inchiesta che ruota sui rapporti avuti dal primo cittadino con la cosca Arena (LEGGI LE CONTESTAZIONI PER IL BANDO SUI TERRENI).
Gli avvocati hanno evidenziato: «A seguito di apposita consulenza disposta dal Pubblico ministero, su sollecitazione di questa difesa, è emersa, infatti, l’assoluta inattendibilità delle due principali trascrizioni di polizia giudiziaria sulle quali si fondava l’intero impianto accusatorio costruito dal pubblico ministero e fatto acriticamente proprio dal Giudice per le indagini preliminari». La nota è firmata dagli avvocati Marcello e Mario Bombardiere, Vincenzo Girasole e Pasquale Lepera, difensori dell’ex sindaco Girasole e del marito Franco Pugliese. 
«Le trascrizioni operate dalla Polizia giudiziaria – aggiungono i difensori – sono palesemente fuorvianti ed infedeli rispetto al senso delle frasi captate. Nell’ordinanza emessa qualche giorno fa il Gip non può fare a meno di dire che, alla prova dei fatti, la guardia di finanza, nel trascrivere le due principali intercettazioni ambientali poste a fondamento dell’intero impianto accusatorio, ha riportato cose inesatte, nella prima, ad esempio, scrivendo “mille voti” (i mille voti intorno ai quali tutta l’interpretazione della trascrizione ha ruotato nelle scandalizzate parole del Gip), invece di “una volta” (come afferma il consulente della difesa) o “qualche volta” (come affermano da ultimo i finanzieri che sono andati a riascoltare l’intercettazione)». 
«Nella seconda addirittura scambiando il sindaco Girasole con altro politico di sesso maschile (nell’intercettazione si fa chiaro riferimento ad un uomo e gli operatori di polizia giudiziaria trascrivono che si tratta di una donna). Il dato – aggiungono – “al tempo stesso allarmante e inconfutabile”, per tutti noi, dunque, è la caparbietà con la quale non si vogliono cogliere i segnali di opposto significato rispetto a quelli aprioristicamente e forzatamente ritenuti sussistenti dal Pm, che provengono senza alcuna ombra di dubbio dall’ascolto sereno delle registrazioni di conversazioni ambientali intercettate e dalla corretta, e non suggestiva , trascrizione e lettura delle stesse. Si persevera invece negli errori ingenerati dalla faziosità e dalla artefatta ricostruzione della realtà affidata a trascrizioni infedeli – concludono gli avvocati – insistendo nella considerazione di elementi indiziari che alla luce dell’attività difensiva si sono mostrati del tutto errati».
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