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CUTRO (Crotone) – A volte ritornano a galla escrementi umani. A orari quasi fissi, tra le 10 e 11, esattamente come un anno fa, esattamente come gli anni scorsi, compare una scia oleosa di un colore oscillante tra il giallastro e il marrone nel mare di Steccato di Cutro. L’acqua a tratti diventa torbida. Ma da qualche giorno tornano anche gli escrementi umani. A sgombrare il campo da equivoci possibili il fatto che, secondo alcune testimonianze, accanto agli escrementi sono stati notati residui di carta igienica. Con ogni probabilità si tratta, pertanto, di scarichi fognari confluiti in mare. Un fenomeno che da qualche giorno turba le vacanze dei bagnanti, inferociti e inorriditi, che si accalcano in spiaggia, nei pressi della località Foce Tacina e che è stato documentato fotograficamente da alcuni turisti. Un fenomeno oggetto di numerose segnalazioni agli amministratori comunali. L’assessore all’Ambiente, Carletto Squillace, che l’anno scorso percorse a piedi tutto il litorale cutrese, circa sette chilometri di costa, e compì pure sopralluoghi presso i depuratori di alcuni Comuni del Catanzarese, tornerà sul posto stamane. Ma i sospetti stavolta non possono convergere su Sellia Marina, dove la Capitaneria di porto di Crotone sequestrò un anno fa un depuratore non a norma, perché i lavori di adeguamento dell’impianto hanno prodotto buoni risultati e l’impianto oggi funziona.

L’assessore Squillace e l’ufficiale di governo della frazione Steccato, Salvatore Salerno, intanto, ieri hanno visionato i luoghi e hanno avanzato un’ipotesi. «Il depuratore della vicina Botricello – spiega Squillace – termina in un torrente che a sua volta confluisce in mare. Sulla foce pare che nei giorni scorsi qualcuno sia intervenuto con una ruspa. Non vogliamo scaricare responsabilità su nessuno – spiega Squillace – ma lo spettacolo che presenta il torrente non è bello, chiunque può verificarlo recandosi sul posto». Intanto, montano le lamentele. «Ho casa a Steccato, e appena sono tornato a Cutro sono andato in Municipio per pagare l’Imu – racconta un turista, Maurizio Vivino – Il sindaco, Salvatore Migale, mi ha detto “bravo, hai fatto il tuo dovere”. Gli ho risposto: “Ma tu quando lo fai il tuo?”». Vivino abita in via Losanna, a Steccato di Cutro, da dove si accede a una spiaggia ripulita dai cittadini che si sono autotassati. «Cinquecento euro abbiamo speso. Li abbiamo dati a un privato che con un trattore ha tolto erbacce e rifiuti», racconta ancora Vivino. Già, perché nonostante l’introduzione della tassa per i turisti, approvata tra le polemiche in consiglio comunale, il servizio di pulizia della spiaggia non era stato ancora avviato a estate inoltrata. Adesso la spiaggia è pulita, ma grazie ai cittadini. Il servizio di pulizia è stato affidato dal Comune alla solita ditta Salerno (incaricata anche lo scorso anno) soltanto sul finire della scorsa settimana ma l’impresa stavolta è stata preceduta dall’iniziativa dei privati. Sembra un nuovo costume, quello di prendere in mano la ramazza: a Le Castella, nei giorni scorsi, il centro del borgo che costituisce una delle maggiori attrazioni turistiche in Calabria lo ripulirono gli esercenti del luogo, incassando il plauso del sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carla Girasole. Ma basterà? 

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