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LAMEZIA TERME – Lettera minatoria e proiettile. “Vedi di metterti a posto con l’assicurazione”. Sarebbe stata questa la frase scritta a penna in un foglio contenuto in una busta per lettere recapitata al titolare di negozio di abbigliamento Aiello di via Marconi. Nella busta anche un proiettile 7.65. La lettera minatoria sarebbe stato trovata nella buca della posta dell’abitazione del titolare posta vicino la sua attività commerciale. Un chiaro, inequivocabile e ulteriore segnale di conferma della ripresa delle attività estorsive in città nonostante le numerose operazioni antimafia abbiano colpito in particolare i clan Giampà e Torcasio -Cerra – Gualtieri.

Un mese fa era stata incendiata, mediante una bottiglia contenente liquido infiammabile, la saracinesca del negozio “Royal Photo” di via Michelangelo, nel centro della città, in una via non molto distante dal Tribunale. L’incendio si verificò alle tre di notte del 9 novembre scorso quando infatti i vigili del fuoco del distaccamento di Lamezia intervennero per domare le fiamme che tuttavia causarono diversi danni all’attività commerciale, sia alla vetrina che all’interno del locale. E qualche giorno prima dell’incendio della “Royal Photo”, nel mese di ottobre scorso, ben quattro attività commerciali nella stessa notte erano stati presi di mira dal racket. I titolari, infatti, trovarono davanti le loro attività bottiglie e proiettili. 

All’indomani dei quattro episodi di intimidazioni a scopo estorsivo, si tenne alla prefettura di Catanzaro la riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica proprio alla luce di una ripresa degli episodi intimidatori contro le attività commerciale del centro della città. La riunione si svolse alla presenza del procuratore della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, del procuratore della Repubblica di Lamezia Terme e del procuratore aggiunto della locale Direzione distrettuale antimafia, al quale presero unitamente ai vertici delle forze di polizia, il presidente della Provincia, i sindaci di Catanzaro e Lamezia Terme, il presidente della Camera di Commercio di Catanzaro ed i rappresentanti provinciali delle categorie produttive. In particolare era stata esaminata proprio la situazione dell’ordine e della sicurezza pubblica nel territorio di Lamezia Terme.

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