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SULLA questione dell’ex  plesso scolastico di via Bramante, un incontro dei giorni scorsi sembra aver chiarito qualche dubbio anche in materia di competenze e responsabilità che gravano sullo stato di abbandono della sede scolastica chiusa per ordinanza del sindaco nell’agosto del 2012.

In attesa della ricostruzione (non prima di sei mesi) con una scuola prima al sud completamente sostenibile e realizzata con bio-architettura si inizia a discutere sul trasferimento dei fascicoli, dei mobili e sulla messa in sicurezza dell’immobile per evitare che in un prossimo futuro la questione la “ferita” si riapra.

Il sindaco Salvatore Adduce, Simonetta Guarini assessore alle politiche per la scuola, Giovanni Scarola assessore al patrimonio e Nicola Trombetta assessore ai lavori pubblici,  hanno incontrato nei giorni scorsi il dirigente scolastico Vincenzo Duni, per decidere il da farsi sul trasferimento di  ciò  che è rimasto  di competenza dell’istituzione scolastica e metterlo al sicuro.

Trasferimento che non è stato possibile effettuare in precedenza,  da parte della scuola, visto che l’ordinanza di sgombero   ha di fatto  impedito a chiunque di accedere all’edificio e provvedere al trasferimento dei beni scolastici.

Ora, a conclusione dell’incontro che si è svolto nei giorni scorsi,  sarà l’amministrazione  comunale a provvedere a proprie spese al trasferimento e alla sistemazione dell’archivio cartaceo in ambienti  adeguatamente sicuri, mentre per quanto attiene ai mobili ed altri suppellettili il trasferimento si farà prima dell’inizio dei lavori.

Nel frattempo,  e in attesa degli adempimenti necessari all’avvio dei lavori, l’edificio sarà messo in sicurezza contro l’intrusione dei vandali, con la chiusura attraverso lavori di muratura di porte e finestre così come è stato fatto in passato per una parte dell’edificio, impedimento che però non ha fermato chi ha scelto quella struttura come bivacco fino a qualche settimana fa.

Il paradosso  di questo provvedimento è che si continuano a spendere soldi per una sede che tra qualche mese cadrà sotto la violenza delle ruspe per lasciare spazio

matera@luedi.it

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