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POTENZA –  La protesta dei 400 lavoratori ex Lsu (Lavoratori socialmente utili) ed operatori ex appalti storici della Basilicata  si farà sentire questa mattina davanti al palazzo regionale di via Anzio per affermare con forza e senza sconti per nessuno, il diritto allo studio, alla dignità del lavoro del personale Ata a salvaguardia della scuola, del futuro delle nuove generazioni e delle famiglie. Una manifestazione di protesta che non riguarda soltanto il comparto scuola, ma aperta a tutti i cittadini che hanno a cuore temi come il diritto al lavoro, all’istruzione e al futuro delle nuove generazioni.

Diversi i comuni coinvolti da questa vertenza: Bella, Muro Lucano, Baragiano, Balvano, Ruoti, Vietri, Sant’Angelo Le Fratte, Tito, Satriano, Marsico Nuovo, Trecchina, Lagonegro, Lauria, Maratea, Calvello, Avigliano, Rionero, Melfi, Genzano, Tolve, Albano di  Lucania, Campomaggiore, Castelmezzano, San Fele, Brindisi di Montagna, Trivigno, Sant’Arcangelo, Nemoli e Potenza. 

Tra i comuni capofila della manifestazione quello di Bella che ha deliberato nei giorni scorsi con una seduta straordinaria del Consiglio Comunale il forte impegno e la determinazione a sostegno dei lavoratori e del mondo della scuola tutto.

Gli effetti devastanti sul funzionamento scolastico, derivanti dal taglio dei servizi (vigilanza e sorveglianza) e quindi delle ore (3 per gli ex Lsu e 1 e 20 minuti per gli operatori degli appalti storici) col mantenimento solo del servizio di pulizia, hanno portato il dirigente scolastico dell’ Istituto comprensivo di Bella alla sospensione delle attività didattiche pomeridiane giornaliere dal 4 aprile con pesanti ripercussioni per le famiglie degli allievi.

Insomma un problema per tutti che deve necessariamente trovare una giusta soluzione al fine di tutelare i diritti di tutti.

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