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POTENZA – I 3,1 milioni che la Basilicata ha generosamente deciso di mettere sul piatto di Milano Expò 2015 – con una spesa superiore a quella di molte altre regioni, dove somme più modeste hanno fatto gridare allo scandalo – fino a ora non sono bastati a dare la giusta visibilità alla regione e ai suoi prodotti. 
Nella speciale mappa pubblicata qualche giorno fa dal Sole 24 Ore, relativa ai principali luoghi di produzione e trasformazione dei prodotti agroalimentari che saranno protagonisti del mega evento, la Basilicata è una delle poche regioni a essere completamente assente. Semplicemente ignorata. 
Per conquistare quella meritata visibilità a cui la terra lucana aspira, riuscendo a distinguersi nella ricca offerta presente all’expò che ha per tema “Nutrire il pianeta”, c’è ancora molto da fare. 
E forse è per questo che la Giunta, non senza polemiche, ha deciso di stanziare una posta così importante. 
Ed è, forse, sempre per questo che il governo regionale ha messo in programma di ricorrere ad esperti esterni per rafforzare la strategia di promozione del territorio. “Data la complessità e la specificità intrinseca delle attività previste, rimane confermata la possibilità di prevedere che la struttura tecnica operativa possa essere integrata, nei limiti delle risorse che saranno all’uopo stanziate e secondo la normativa vigente, con la partecipazione di esperti eventualmente necessari”. 
Recita così una recente delibera della Giunta  che stabilisce il sistema organizzativo che si occuperà della partecipazione della Basilicata all’Expò. Dalla quale si evince che in viale Verrastro sarebbe in arrivo una nuova squadra di super consulenti, di supporto alla già maestosa struttura tecnico operativa costituita per dare supporto alla Presidenza della Giunta (referente istituzionale) e alla cabina di regia nata ad hoc. 
Non bastano i componenti già individuati all’interno dello staff: gli esperti di Agenzia di promozione turistica, Agenzia per l’innovazione in agricoltura, ufficio stampa e comunicazione, insieme ai dirigenti di dipartimenti di presidenza della Giunta, programmazione e Finanze, politiche di sviluppo e Politiche agricole. 
La Regione mette in conto fin da ora che potrebbe essere necessario ricorrere ad esterni. A dispetto di chi da tempo chiede di mettere un freno alla prassi consolidata di rivolgersi a consulenti che arrivano da fuori per svolgere attività che sarebbero di competenza delle istituzioni. 
Del resto, l’Apt di Basilicata ha sua per esplicita mission quella di promuovere il territorio. Senza tener conto, che anche lì dove fosse stato necessario il supporto di professionalità esterne, a due mesi dall’apertura dell’Expò, tutto dovrebbe essere già definito. 
Il mega evento milanese, la cui apertura è prevista il primo maggio, è un’occasione unica per farsi conoscere, che abbinata ai preparativi per Matera capitale della cultura 2019 rappresenta un ottimo trampolino di lancio. Che ben venga la scelta di investire il massimo in termini di risorse economiche e umane per arrivare adeguatamente preparata a un evento difficilmente ripetibile.   Sempre che, invece, non si tratti del solito modo per (di)spendere risorse pubbliche con le consuete discutibili prassi.

 

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