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CATANZARO – Due giovani, Rosario Argirò di 21 anni e M.M. di 22 anni, sono stati arrestati dalla polizia per rapina e tentata estorsione ai danni di una cittadina extracomunitaria, soggiornante in provincia di Reggio Calabria e dedita alla prostituzione a Catanzaro. Gli arresti sono stati eseguiti ieri, ma la notizia è stata resa nota oggi, dalla Squadra Mobile e dall’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Catanzaro. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Argirò avrebbe contattato la straniera qualche giorno fa, concordando un punto di incontro per ottenere una prestazione sessuale.

Dopo la consumazione dell’atto sessuale, e il relativo pagamento, Argirò avrebbe maltrattato la donna, rubandole la borsa contenente 3 telefoni cellulari, documenti d’identità e una carta poste-pay, abbandonandola nel luogo dell’incontro. La vittima, quindi, ha provato a contattare il giovane su uno dei tre cellulari sottratti, per chiedere la restituzione delle proprie cose, ma Argirò, sempre secondo l’accusa, dapprima avrebbe chiesto il codice segreto della poste-pay, e ricevendo un rifiuto avrebbe successivamente chiesto la somma in contanti di 300 euro. La cittadina straniera ha denunciato l’episodio in Questura, dove la Squadra Mobile ha concordato con la vittima una strategia di azione attuata ieri pomeriggio. Argirò è stato ricontattato, concordando un appuntamento nei pressi della stazione di Catanzaro Lido. Gli agenti, che hanno approntato un servizio di appostamento, hanno notato una Fiat 600 con a bordo due giovani, che dopo vari passaggi nel luogo prestabilito ha avvicinato la vittima. Quest’ultima ha dato il segnale concordato con i poliziotti, che immediatamente sono intervenuti. 

I due a bordo della piccola utilitaria si sono dati alla fuga, generando un inseguimento durante il quale la Fiat è entrata in collisione con una Volante e che si è concluso in viale Magna Grecia. Durante la corsa M.M. avrebbe lanciato dal finestrino la borsa, che è stata recuperata subito dopo dalla polizia. I due sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa del processo per direttissima.

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