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MARANO PRINCIPATO (CS) – Gli puliva la casa e durante la sua assenza ne avrebbe approfittato per portarsi via denaro o oggetti d’oro. Con quest’accusa ieri mattina i carabinieri di Cosenza Principale, agli ordini del tenente Passaquieti, e della stazione di Castrolibero, agli ordini del maresciallo Cozzarelli, l’hanno denunciata a piede libero con l’accusa di furto aggravato. Si tratta di una trentunenne di Cosenza, G. V. le sue iniziali. Vittima è un uomo di chiesa, piuttosto noto. Si tratta di monsignor Francesco Marigliani, vicario giudiziale del tribunale eclessiastico dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, nonchè direttore dell’Istituto superiore di Scienze religiose. 

La donna ora indagata da circa un anno si occupava della pulizia del suo appartamento a Marano Principato, dove vive anche una zia del derubato. Il marzo scorso il prelato si era accorto che da casa mancavano oggetti in oro e del denaro in contante, il tutto per circa 10mila euro. Da qui la denuncia ai carabinieri di Castrolibero, che gli hanno consigliato di posizionare delle telecamere in casa. Così ha fatto e dopo altre misteriose scomparse di denaro si è deciso di vedere i filmati in questione. 

Ebbene, a un certo punto si è visto che G. V. mentre puliva una stanza ha puntato la valigetta del monsignore, momentaneamente assente. L’ha aperta e ha preso circa 80 euro, che erano al suo interno. Da qui la denuncia. Le indagini proseguono per accertare se la donna si è resa responsabile di tutti gli altri furti commessi nel giro di un anno in casa del prelato. Si cercano a tal proposito le sue impronte digitali in alcuni cassetti dai quali sono scomparsi altri soldi e oggetti di valore.

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