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POTENZA – Hanno occupato la sala consiliare di piazza Matteotti dalle 10 del mattino e da lì non si sono schiodati gli 81 lavoratori della Facility e i 17 di Ariete che da domani saranno battuti fuori dalle rispettive aziende. Hanno atteso fino al tardo pomeriggio un incontro in Commissione così come garantito da alcuni consiglieri il mattino ma dopo alcuni minuti, alla pretesa che stessero solo ad ascoltare senza intervenire perché non avevano chiesto audizione ufficiale secondo il presidente della Commissione e perché l’incontro era stato chiesto dai consiglieri per chiedere lumi sulla situazione all’amministrazione comunale, la delegazione sindacale, indignata, ha lasciato la riunione. Dopo una mezzoretta circa il presidente della Commissione e alcuni consiglieri ricercano un dialogo. La riunione viene rimandata alla fine della seduta della Commissione. Ma di novità nessuna. Lunedì il sindaco incontrerà di nuovo Facility per cercare un accordo sul nuovo piano della gestione delle pulizie, vigilanza, reception e piccola manutenzione edile degli immobili comunali secondo il taglio previsto del 60 per cento, con una riduzione del costo da 2 milioni e 900 mila euro a 2 milioni e mezzo. Un taglio che significa licenziamento per almeno 40 lavoratori e una rimodulazione delle ore di lavoro del 40 per cento dei restanti con un turno lavorativo dai 5 ai 3 giorni settimanali. Lavoratori part time a 400 euro al mese, con famiglia a carico, disperati. Una decisione inaccettabile per i sindacati Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil e Usb che a questo punto non escludono forti azioni di protesta oltre al presidio a oltranza come l’occupazione degli impianti sportivi. Da oggi, infatti, i dipendenti dovranno riconsegnare alla Facility gli impianti della palestra. Per i sindacati l’alternativa esiste. Usb continua a proporre un passaggio all’Acta in quanto possibile sia in base al bilancio, positivo, dell’azienda sia secondo una serie di leggi e il Testo Unico degli Enti locali. Il sindaco, tuttavia, continua a insistere sull’impossibilità di questo passaggio per via del dissesto. Gli altri sindacati e, in alternativa, anche Usb protendono per l’affidamento del servizio ad un’altra azienda con una manifestazione di interesse. Perché ciò che va rivisto è tutto l’appalto delle pulizie e le sue anomalie rispetto al mancato bando di gara, l’affidamento alla Consip ad aprile 2014 con l’amministrazione Santarsiero che a sua volta l’affida al Gruppo Romeno che la subappalta a Facility con un effettivo passaggio dei lavoratori da Ariete a Facility i primi mesi dell’amministrazione De Luca. Il capitolato di cui non si ha traccia e rispetto al quale anche la Commissione consiliare ha fatto richiesta al funzionario incaricato dell’affidamento e il segretario generale. Intanto cosa succederà ai lavoratori da domani?

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