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CROTONE – Favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, corruzione in atti d’ufficio, occultamento di atti pubblici, contraffazione del sigillo di Stato e uso del sigillo contraffatto, contraffazione ed uso di altri pubblici sigilli: sono le accuse contestate nell’avviso di conclusione delle indagini che la Procura della Repubblica di Crotone ha notificato a 8 persone, tre italiani e cinque irakeni. Tra gli indagati figurano due impiegati del settore immigrazione della Prefettura di Crotone che, approfittando del loro ruolo, avrebbero falsificato le pratiche per consentire l’ingresso nel territorio italiano di cittadini extracomunitari. 

Si tratta di Annunziata Arcuri, 54enne di Acri (Cs), e Angelo Ferraro, 62enne di Cirò Marina (Kr), che insieme ai cinque irakeni e a Natale Pallone, 44enne che gestisce un ristorante a Isola Capo Rizzuto, avrebbero avuto il compito reperire datori di lavoro compiacenti facendo loro presentare agli uffici competenti richieste di assunzione fittizie e, dopo aver ottenuto i nulla osta dai vari consolati, avrebbero fatto entrare in Italia gli stranieri i quali, grazie a questo raggiro, ottenevano i necessari permessi di soggiorno. In particolare Haider Gasem, 40enne irakeno residente a Isola, e Natale Pallone avrebbero presentato false richieste di assunzione e pre contratti di lavoro ai due impiegati della Prefettura che a loro volta avrebbero provveduto a inoltrarle ai vari consolati, per lo più di Iraq e Siria. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, però, una volta che gli immigrati erano giunti a destinazione il loro contratto veniva regolarmente rescisso dal datore di lavoro ma a quel punto gli stranieri avevano comunque diritto a un permesso provvisorio per ricerca di occupazione. Gasem, Arcuri e Ferraro – affermano gli inquirenti – avrebbero preso in carica le pratiche degli stranieri, pilotandole fino al rilascio del nulla osta, in cambio di somme di denaro.
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