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Sono venti le persone che la Procura di Cosenza, tramite il procuratore capo Dario Granieri (in foto a destra) e il sostituto Antonio Bruno Tridico (a sinistra), ha iscritto nel registro degli indagati per la vicenda dei presunti falsi esami dell’Università della Calabria. Si tratta di tre dipendenti dell’Area Didattica e di diciassette studenti iscritti alla Facoltà di Lettere e Filosofia. I loro nomi sono coperti dal segreto istruttorio, anche perchè siamo nella fase iniziale dell’inchiesta, col numero dei sospettati che potrebbe aumentare. L’ipotesi di reato resta per ora quella di falso, anche se il pm Tridico sta valutando anche quella di corruzione. Gli studenti sono accusati di non aver sostenuto alcuni degli esami inseriti nel loro piano di studi, coi dipendenti in questione che si sarebbero attivati nel registrarli come superati.
Per fare chiarezza sulle indagini, e riportare la vicenda sui giusti binari, proprio ieri ha inteso intervenire il procuratore capo Granieri, il quale ha ricordato che «la Procura della Repubblica di Cosenza sta svolgendo, a seguito di una denuncia presentata dal rettore dell’università della Calabria Giovanni Latorre, un’attività di indagine concernente ipotesi di falsità nelle certificazioni relative al superamento di prove di esame. Per ora le indagini puntano a fare chiarezza sul falso statino, datato 17 luglio del 2007, che certifica il superamento, da parte di una studentessa reggina prossima alla laurea e con una votazione di 27/30, di un esame di “Storia del pensiero scientifico”, la cui firma non è stata riconosciuta dal professore titolare della cattedra, Roberto Bondì.
Relativamente alle indagini ieri mattina il pubblico ministero Antonio Bruno Tridico ha sentito nel suo ufficio, in qualità di persona informata dei fatti, un dipendente dell’Unical. Il magistrato gli ha chiesto delle modalità di registrazione, previa consegna dello statino, degli esami nel data base dell’Unical e sulle verifiche che precedono le sessioni di laurea. Proprio da una di queste verifiche è emersa l’irregolarità dell’esame di “Storia del pensiero scientifico”, datato 17 luglio del 2007. A seguito di tale presunta irregolarità, col professore Bondì che non ha riconosciuto come propria la firma apposta sul relativo statino, la seduta di laurea della studentessa in questione, che era fissata per lo scorso 19 maggio, è stata sospesa. Anche lei risulta tra gli indagati.

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