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Sono venti le persone iscritte nel registro degli indagati nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Cosenza sui falsi esami all’Università della Calabria.
Gli indagati sono impiegati dell’area didattica dell’ateneo ed alcuni studenti per i quali sarebbe stato attestato il superamento di esami che, in realtà, non avrebbero mai sostenuto. Il Procuratore della Repubblica, Dario Granieri ha affermato, attraverso un comunicato, che «in merito alla denuncia presentata dal Rettore dell’Università della Calabria, Giovanni Latorre, è stata acquisita copiosa documentazione informatica e cartacea da cui emerge, dopo un attento esame degli atti, la fondatezza di quanto riferito nella denuncia relativamente ad un singolo episodio di falso materiale e ideologico concernente il superamento di una prova di esame nella facoltà di Lettere e Filosofia».
«Si evidenzia inoltre – ha dichiarato ancora il procuratore – di circoscrivere la rilevanza penale di condotte analoghe a quella denunciata alla facoltà di Lettere e filosofia e nel contempo di quantificare gli allarmanti fatti delittuosi ad un numero ridotto di casi. All’esito di tale preliminare esame si è proceduto all’iscrizione nel registro delle notizie di reato dei relativi indagati».
«Al momento – ha concluso il procuratore – nessun elemento consente di poter affermare che il conseguimento delle lauree presso l’Università della Calabria sia stato il frutto di una sistematica attività fraudolenta. Pertanto ogni altra notizia propalata su questi fatti è da ritenersi priva di fondamento».

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