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COSENZA – Il figlio è salito su un treno per Scalea in Calabria, il padre ottantenne ne ha preso un altro pensando che i familiari si trovassero su quel convoglio e la madre, non vedendo più i propri congiunti, ha deciso di restare in attesa alla stazione Termini di Roma.

E’ l’incredibile disavventura di una famiglia russa, in vacanza nella Capitale, che ieri aveva deciso di trascorrere qualche giorno in Calabria.

Quando il figlio è arrivato a destinazione si è subito reso conto che i suoi genitori non avevano preso lo stesso treno. Così, una volta a Scalea, è andato a presentare denuncia di scomparsa agli uffici della Polizia Ferroviaria. Anche la donna, ottantenne come il marito, si è rivolta alla Polfer, presentando una denuncia di scomparsa dei congiunti. Sono quindi scattate le ricerche e la polizia ha allertato i posti Polfer lungo le due linee ferroviarie che portano in Calabria.

Ieri sera, intorno alle 22, gli agenti della Polfer di Cassino e una pattuglia delle Volanti del locale Commissariato hanno rintracciato un uomo corrispondente alla descrizione dell’anziano russo scomparso. Era su una panchina adiacente alla stazione ferroviaria, con lo sguardo disorientato. Per capirlo e rassicurarlo, gli agenti sono stati costretti a ricorrere, con un cellulare, all’ausilio di un traduttore multilingue.

Solo più tardi i poliziotti sono riusciti, attraverso gli uffici di polizia romano e calabrese, a mettere in contatto i membri della famiglia russa. Tutto si è concluso solo a tarda ora quando l’anziano straniero ha potuto riabbracciare la moglie al casello di Roma sud, dove è stato accompagnato dagli agenti della Polstrada di Frosinone.

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