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MATERA – E’ un grido di allarme in piena regola quello lanciato da Gerardo Evangelista segretario regionale della Fim Cisl sul futuro, ancora pieno di nubi e incertezze sullo stabilimento materano della Ferrosud. Evangelista fa un appello in piena regola alle istituzioni regionali e locali affinchè «pretendano dall’azienda nell’incontro del 12 aprile prossimo un piano industriale che deve garantire il futuro di questa realtà produttiva o in alternativa chiarire quali sono le vere intenzioni. Non basta prolungare l’agonia con la cassa integrazione ma bisogna fare ogni sforzo possibile per dare un futuro ai lavoratori». Poche sono le certezze dell’azienda materana tra le quali emerge l’ipotesi di un prolungamento per circa sei mesi della cassa integrazione: «è questa la sola novità nella discussione, un po’ poco per sperare in un rilancio concreto dell’azienda materana. Che fine ha fatto», si chiede ancora l’esponente sindacale, «la Step One di Tito che voleva rilanciare l’azienda avviando immediatamente la produzione di materiale rotabile che fine ha fatto? E dove sono gli altri imprenditori pronti al rilancio della Ferrosud?». Domande che continuano a rimanere inevase ma a cui l’incontro di martedì prossimo dovrà dare dei connotati più chiari e concreti. Per capire esattamente se ci sono e quali sono le prospettive dello storico stabilimento materano.

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