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Il Consiglio Comunale di Siderno ha approvato all’unanimità un documento di protesta, contro lo stato di abbandono e di emarginazione procurato dalle Ferrovie dello Stato con la soppressione di alcuni treni importanti e l’impiego di materiale fatiscente e poco funzionante. Nella stessa seduta è stata anche approvata la diffusione di una petizione che tutti i cittadini possono visionare presso la segreteria del Sindaco del Comune e firmare.
La petizione stigmatizza la situazione del trasporto ferroviario in Calabria e nella Locride in particolare: «Tale servizio – è scritto nel documento – presenta livelli di degrado molto gravi. I dati di fatto rivelano una situazione al limite della sopportazione per i cittadini: l’obsolescenza della linea ferroviaria jonica, attestata su bassi livelli di servizio e non interessata da investimenti significativi ormai da decenni, la fragilità degli assi trasversali Ionio-Tirreno, l’impoverimento e la decimazione continua delle linee ferroviarie a scartamento ridotto, un parco veicolare modesto, vetusto e fatiscente, l’assenza di servizi dignitosi sia sulla breve che sulla lunga percorrenza in termini di treni, orari, frequenze, informazione, assistenza al viaggiatore». Il documento continua con una lunga e circostanziata disamina dei tanti disservizi che caratterizzano la nostra rete ferroviaria, dalla mancanza di collegamenti diretti distribuiti nell’arco della giornata, alla qualità del materiale, «assimilabile – si legge – a quello dei Paesi del Terzo Mondo», alle precarie condizioni igieniche e alla inaffidabilità generalizzata «che- è sottolineato – scoraggiano sempre di più all’uso del treno».
Nella petizione si rivendica, tra l’altro, il diritto a servizi ferroviari di standard europei e in particolare si richiede l’impiego di nuovo materiale rotabile, la riqualificazione dell’intera linea ionica, interventi specifici ed efficaci sulle trasversali Ionio-Tirreno, il recupero delle Ferrovie della Calabria, il potenziamento del trasporto passeggeri sullo Stretto di Messina, il recupero funzionale e sociale delle stazioni, nuovi programmi di esercizio e orari coordinati in modo da favorire e non svilire il trasporto su rotaia.

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