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In occasione della ricorrenza dell’8 marzo, le Donne Cisl Calabria, si sono incontrate alla presenza del segretario generale Cisl, Paolo Tramonti, e del segretario regionale Cisl, Rosi Perrone (nella foto), e la Presidente della Commissione pari opportunità Regione Calabria, Giovanna Cusumano.
Obiettivo dell’incontro, condividere una piattaforma di interventi nell’ambito delle politiche di genere in Calabria. Tra le questioni all’attenzione del consesso l’uguaglianza di genere, le pari opportunità e la tutela di ogni singolo contro ogni forma di discriminazione.
L’idea avanzata nel corso della riunione è quella della creazione di un tavolo permanente, di confronto e di progettualità, tra la Commissione pari opportunità della Regione Calabria e le esponenti femminili delle parti sociali quì interessate, tavolo che intende essere il luogo dove le idee e le direttive prioritarie, per le politiche di genere in Calabria, trovino la loro traduzione in progetti corrispondenti agli obiettivi di sviluppo del ruolo della donna nelle attività sociali ,in questa direzione le donne pensionate Cisl Calabria organizzano, il 10 marzo, un interessante convegno seminario che tratta la «Promozione del ruolo femminile nella terza età , e nelle attività di impresa, nella tutela e promozione dei propri diritti e nella protezione dalle situazioni di disagio esistenti sul territorio. Tale cooperazione e sinergia nasce dalla consapevolezza che solo la creazione di una rete tra i diversi attori sociali e istituzionali, presenti sul territorio, può contribuire concretamente a stimolare il processo di cambiamento e miglioramento delle condizioni socio-economiche della Calabria.
Infatti le donne, oggi come sempre, rappresentano il fulcro dei nuclei familiari calabresi e, come tali, sono fattore determinante nel processo di trasformazione positiva della intera società. In un simile contesto, la costruzione di sinergie tra le organizzazioni sindacali, le associazioni presenti sul territorio, le istituzioni politiche, gli operatori socio-sanitari, la magistratura, le forze dell’ordine, gli organismi di parità, i movimenti di volontariato, i centri antiviolenza, le fondazioni e gli enti sensibili a questi temi costituisce una formula benefica per vincere una cultura locale che taglia ancora fuori le donne dalla politica, rendendole prive di un portavoce legittimo delle loro necessità ed esigenze e ancora più sole nel condurre la battaglia quotidiana di essere donna – madre – moglie – lavoratrice. Nei nostri comuni e provincie, ed anche alla Regione Calabria, sono ancora pochissime le donne elette che possono investire i loro talenti nella gestione comune della nostra società. Questo è certamente un ostacolo ingombrante alla risoluzione delle problematiche che abbiamo evidenziato».
«Dunque, necessita uno sforzo corale nella direzione, non semplicemente della uguaglianza tra sessi, ma nella direzione dell’integrazione delle donne e delle pari opportunità tra donne e uomini che permetta di eliminare quegli ostacoli quotidiani che oggi impediscono una piena partecipazione della donna in tutti gli ambiti della società e la agevolino, al contempo, nello svolgimento di tutti i suoi ruoli all’interno della famiglia e della società civile. Tali i propositi che si svolgeranno nella realizzazione di un’ampia gamma di programmi, tra i quali risultano decisivi: l’implementazione dell’offerta di servizi alle famiglie e alle persone, la creazione di asili nido e di strutture di supporto per le famiglie, anche nelle fasce di età filiale di infanzia e di adolescenza, gli incentivi fiscali per favorire l’occupazione femminile, gli strumenti di contrasto ai fenomeni del mobbing e dello stalking, l’emersione dal lavoro nero, l’istituzione di un osservatorio per il monitoraggio dell’incidenza femminile nei processi di ristrutturazione e riorganizzazione lavorativa, i tempi di conciliazione.
L’inserimento degli immigrati nella società e nel mondo del lavoro»,e la necessità di raggiungere rapidamente gli obiettivi prioritari emergenti dalla contingenza storica del nostro tempo per una effettiva integrazione focalizzando l’attenzione nella duplice direzione della promozione dell’inserimento delle donne immigrate nel tessuto sociale e lavorativo e dell’acquisizione dello jus soli dei giovani immigrati di seconda generazione. Su questa traccia si individuano cinque priorità specificate nel piano di azione della piattaforma immigrati Cisl Calabria.Strategia di sviluppo economico- sociale, regolarizzazione ed inserimento sul territorio. Formazione donne e giovani. Individuazione di capacità e competenze(auto impresa)Confronto progettuale con enti pubblici e privati.
Cinque punti programmatici che hanno come concetto di base il combattere ogni tipo di violenza che permea il quotidiano. La prospettiva della creazione di una società aperta alle diversità di un mondo sempre più multietnico, multiculturale, nel rispetto e nella valorizzazione delle specificità personali, culturali e religiose, è la base che permea l’iniziativa Cisl in occasione della Giornata Internazionale della Donna del prossimo 8 marzo. Il Dipartimento Politiche Migratorie, Donne e Giovani sostiene la campagna CISL/ISCOS Adottiamo un/a sindacalista birmano/a. In continuità con la solidarietà già espressa in favore del Popolo Birmano e, in particolare, di Aung San Suu Kyi, Nobel per la Pace, promuovendo l’adesione alla Campagna, la Cisl, punta a mantenere alta l’attenzione sul rispetto dei diritti umani e sulla tutela della dignità della persona che sono valori universali e temi centrali nell’azione sindacale della nostra confederazione».

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