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COSENZA – Il canile sanitario comunale di Donnici si è guadagnato ormai la fama di best practice, insieme ad una buona dose di popolarità fuori regione. Riaperto lo scorso mese di marzo, dopo i lavori che hanno consentito al Comune di riottenere le autorizzazioni igienico – sanitarie revocate dall’Asp, la struttura ha varato una formula nuova per l’affidamento dei suoi ospiti a quattro zampe: l’adozione a distanza. Una strategia che oggi ha permesso a 45 dei 120 cani che vivono lì di poter contare sull’affetto e l’assistenza di un padrone, seppure a distanza. L’assessorato alla Sostenibilità ambientale, guidato da Martina Hauser, ha censito i cani e messo su un book fotografico per attirare l’interesse di chi li ama ma non può tenerli con sé. Le pratiche burocratiche si sbrigano in assessorato e il costo, per il mantenimento del cane, è di 15 euro al mese. Il neo padrone può andare a far visita al suo cucciolo tutte le volte che vuole, portarlo a passeggio, coccolarlo, riaccompagnarlo infine ai box dove sarà ripreso in consegna dai lavoratori della cooperativa di Donnici che si occupa della gestione della struttura. Accanto alla campagna adozioni, l’assessorato ha ampliato il canile, dotandolo del reparto cuccioli, della degenza per cani malati, di un anello sanitario adeguato e più spazioso. L’obiettivo è di ampliare la capienza a 450 posti, non appena ci saranno finanziamenti o sponsor adeguati, per riportare a Cosenza i cani affidati ai canili rifugio sparsi per la Regione, con notevole dispendio di risorse per il Comune: le rette dovute ai privati fanno lievitare i costi sostenuti nel settore dall’amministrazione a 1 milione di euro. 

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