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REGGIO CALABRIA – C’è anche un militare della Guardia di finanza in servizio a Reggio Calabria nel 2010 tra gli indagati nell’ambito dell’operazione della Dda di Napoli che ha smantellato un’associazione per delinquere a Mondragone finalizzata allo spaccio di droga che ha portato dietro le sbarre 28 persone e altre cinque ai domiciliari. Il nome del finanziere è nell’ordinanza di 1.230 pagine firmata dal gip del tribunale di Napoli Maria Vittoria Foschini.
Il finanziere, stando alle indagini, avrebbe rivelato i segreti da ufficio in quanto nel giugno del 2010 rivelò ad uno dei capi dell’organizzazione che si dedicava allo spaccio di droga, Salvatore Pagliuca, e al suo braccio destro Giovanni Lungo, gestore della piazza di spaccio, l’esistenza di un’indagine a loro carico della Dda di Reggio Calabria e l’emissione entro pochi giorni di un’ordinanza d’arresto che la stessa Guardia di finanza avrebbe dovuto eseguire. I due, in seguito alla notizia, si resero latitanti per poi essere informati dallo stesso militare che il provvedimento, effettivamente eseguito il 22 giugno del 2010, non li riguardava. Anche grazie alla presunta complicità del militare, Pagliuca ha gestito il traffico e la distribuzione di droghe leggere e pesanti a Mondragone, nella villetta comunale trasformata in un supermarket aperto a ciclo continuo, nonostante gli arresti effettuati in particolare a fine 2010 dagli investigatori del commissariato di Castel Volturno.

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