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POTENZA – Nelle contrade rurali di Potenza è facile imbattersi persino in un “fiume di fogna”. Proprio così: è una tratta fognaria che raccoglie le fogne di diverse, (almeno 15) realtà rurali compresa Giuliano, centinaia di metri cubi che a un certo punto della Statale 58 per cause dovute ad errori di realizzazione dell’intera rete fognaria, si riversa nella fiumara Tiera.

A segnalare il “fiume di fogna” è   “Vivi la campagna”, giovane associazione nata circa un anno fa dall’idea di alcuni residenti di contrada Barrata a Potenza e presieduta da Vito D’Andrea.

I componenti dell’associazione, raccogliendo la sollecitazione di Rocco Bochicchio, profondo conoscitore dei territori rurali del capoluogo, hanno effettuato un sopralluogo.

«La situazione è di autentico disastro ambientale – racconta Vito  D’Andrea –   il “fiume di fogna” per circa 4 chilometri a valle sfocia nel fiume Basento, a un chilometro di distanza risiedono le circa 50 famiglie di via Dei due Boschi, e ancora a meno vi è un distributore di benzina».

Gli abitanti della contrada sono allarmati: «visto la persistenza del problema da circa 3 anni – ha aggiunto il presidente dell’associazione “Vivi la campagna” –  probabilmente anche quest’estate toccherà loro di sopportare l’odore persistente e sgradevole per non parlare di tutto ciò che regna in quel liquame putrido (persino topi giganti e batteri di ogni genere)».

Il persistere del problema è «dunque la conferma» di quello che “Vivi la campagna” sostiene da tempo, ovvero gli abitanti delle contrade rurali sono cittadini di serie B abbandonati a se stessi persino per affrontare i più elementari problemi igienico-sanitari.

Ma i componenti dell’associazione non hanno intenzione di  demordere e continuiamo ad insistere «sul protagonismo dei cittadini che vivono la campagna ogni giorno, e non solo».

L’associazione si propone di combattere innanzitutto la chiusura e l’individualità, invogliando alla partecipazione e all’aggregazione di chi, pur vivendo in campagna, preso dalla routine quotidiana, spesso dimentica di soffermarsi a pensare al valore dell’ambiente che lo circonda. Insomma «non ci stancheremo di “pressare” gli amministratori comunali che solo in queste settimane, a pochi mesi dal rinnovo del Consiglio comunale, si rivedono in giro per le aree rurali».

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