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CATANZARO – Fondazione Campanella, c’è l’accordo. Il personale dovrebbe essere completamente salvaguardato. E’ quello che principalmente viene fuori dalla seduta fiume tenutasi in prefettura a Catanzaro. Il decreto 123 del 2013 sarà modificato, previo apposito stralcio di protocollo di intesa tra università e Regione da sottoscriversi entro il 30 ottobre, e permetterà alla Campanella di svolgere di nuovo la sua funzione primaria ovvero l’attività di ricerca in campo oncologico. Le unità operative oncologiche a direzione universitaria svolgeranno quindi ancora le loro attività didattico-scientifico assistenziale alla fondazione. 

Le unità operative a direzione universitaria, ma non oncologiche, invece, rientreranno nell’azienda ospedaliera Mater Domini. Infine, la notizia che i lavoratori hanno atteso per ore in estrema apprensione fuori dalla Prefettura. Stando all’accordo raggiunti, per il personale dipendente della fondazione non afferente alle unità oncologiche si prevede la formazione da parte dell’azienda ospedaliera Mater Domini, dell’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro, dell’Asp di Catanzaro della Regione Calabria e dell’università Magna Graecia di una società a capitale interamente pubblico, retta secondo l’istituto dell’”in house providing” per fornire servizi di natura strumentale ai soci. Il personale della fondazione Campanella continuerà a prestare la propria opera presso la fondazione stessa.
L’esito della riunione in Prefettura è arrivato al termine di un pomeriggio carico di tensione, dopo che nei giorni scorsi sono scattati prima il blocco dei ricoveri e poi quello delle prestazioni ambulatoriali, per i problemi di budget denunciati da tempo (LEGGI L’ARTICOLO). All’esterno del palazzo della Prefettura i lavoratori e gli ammalati hanno protestato a lungo esponendo cartelli e striscioni e il governatore Scopelliti è stato accerchiato e contestato con urla e cori al suo arrivo (LEGGI).
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