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La minoranza in Consiglio comunale evita una brutta figura alla città di Matera e  all’Amministrazione Adduce. Lo Statuto della Fondazione “Matera-Basilicata 2019” passa infatti solo con la presenza decisiva e non prevista dei consiglieri Mazzilli e Tortorelli che alla fine restano in aula ed evitano il venir meno del numero legale ed il rinvio alla seconda convocazione, cioè a lunedì di una Fondazione che, dossier, alla mano nasce in questi ultimi giorni di agosto.

Non sarebbe cambiata la sostanza ma il messaggio politico della città sarebbe stato ben diverso mentre ieri pomeriggio Adduce, grazie alla sua minoranza, ha potuto twittare “sì a statuto Fondazione Matera 2019+nuovo dossier, grazie al Consiglio comunale”. Un ringraziamento che, per la verità e malgrado il periodo ancora vacanziero, non va a quella ampia parte di maggioranza che per una ragione o per un’altra ha disertato ieri il Consiglio comunale mettendone a rischio i numeri. Evidentemente l’idea prevalente, a cominciare dal primo cittadino era quella che un provvedimento come la Fondazione avrebbe trovato un’unanime consenso così come è avvenuto poco dopo sul dossier di candidatura. In realtà l’idea politica generale andava in quella direzione ma alcuni ostacoli sulla Fondazione hanno complicato la situazione. Rispetto infatti alla versione originaria che doveva andare in Consiglio il 18 agosto scorso e che era stata distribuita ai consiglieri comunale il numero dei componenti del Consiglio di amministrazione era stato ridotto a tre Comune, Regione e un rappresentante dei soci mentre la minoranza chiedeva una presenza in più in rappresentanza del Consiglio comunale. Il sindaco ha spiegato che questo avrebbe creato problemi anche con le rappresentanze regionali e dunque allargato troppo i numeri e allontanato nel tempo l’approvazione dello statuto necessaria immediatamente anche perchè prevista e contenuta nel dossier di candidatura.

Non è bastata una sospensione dei lavori e un confronto generale per arrivare ad una soluzione. Alla fine il capogruppo del Pdl-Fi Adriano Pedicini ha dichiarato: «noi non condividiamo questa scelta e quindi preferiamo uscire dall’aula e lasciare alla maggioranza l’approvazione dello statuto». Una maggioranza però che non aveva i numeri, cosa di cui si sono resi conto Mazzilli e Pedicini. «Non potevo uscire malgrado lo avessi io stesso suggerito per primo perchè sarebbero venuti meno i numeri per lo statuto e la città non se lo poteva permettere» ha spiegato Fabio Mazzilli visibilmente contrariato e combattuto per la scelta che ha dovuto compiere. «Ancora una volta abbiamo dovuto aiutare la minoranza a fare ciò che non riusciva a fare, evitando una sorta di vera e propria vergogna» ha spiegato Alessandro Tortorelli.

Il danno alla fine è stato sostanzialmente bypassato ma la debolezza politica della maggioranza in Consiglio comunale è emersa ancora evidente. Perfino su Matera 2019.

p.quarto@luedi.it

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