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CATANZARO – Forze di polizia in piazza per chiedere maggiore attenzione al comparto sicurezza, bocciando l’idea del governo nazionale di aumentare l’età pensionabile e di modificare ulteriormente il pubblico impiego. Anche a Catanzaro i sindacati hanno manifestato con due presidi che si sono tenuti oggi davanti la Prefettura e la Questura di Catanzaro. Circa duecento le persone presenti nel capoluogo calabrese con bandiere dei sindacati e fischietti per attirare l’attenzione sui disagi del comparto. Alla protesta hanno aderito i sindacati della polizia di Stato, polizia penitenziaria, Corpo forestale dello Stato e vigili del fuoco, oltre al sostegno e l’adesione del Cocer carabinieri, guardia di finanza, Esercito, marina e aeronautica. 

«Siamo in piazza per difendere la specificità del lavoro dei poliziotti e la sicurezza dei cittadini», hanno detto i rappresentanti sindacali presenti ai presidi di Catanzaro, richiamando l’attenzione sui temi nazionali. Critiche sono state espresse nei confronti del governo Monti, sia per l’ipotesi di modificare il sistema pensionistico del comparto, sia per i nuovi provvedimenti inseriti nella legge di stabilità anche nei confronti degli addetti alla sicurezza. «Con la legge di stabilità 2013, predisposta in questi giorni ed in corso di approvazione da parte del Parlamento – evidenziano i sindacati in piazza – il governo continua a creare penalizzazioni e danni al pubblico impiego e, quindi, anche al comparto sicurezza».

«Manifestiamo in tutta Italia contro il governo Monti – ha detto il segretario regionale del Coisp Calabria, Giuseppe Brugnano – che non può continuare a pugnalare alle spalle le forze di polizia come hanno fatto gli altri governi. Manifestiamo anche a Catanzaro perché non è possibile alzare ulteriormente l’età pensionabile dei tutori dell’ordine. Se così fosse – ha aggiunto – saremo i poliziotti meno pagati d’Europa, ma anche i più vecchi e questo andrebbe anche a discapito dei cittadini e del livello della sicurezza». 

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