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ORMAI è diventata una prassi, legata al fatto che la Calabria è solo un punto geografico di passaggio per i migranti. Scappare dei centri di prima accoglienza, per chi ha rischiato di morire in mare inseguendo la speranza di lasciare il proprio Paese in fiamme e trovare una nuovo vita in nord Europa, rischia di non essere più una notizia, così a Crotone come a Reggio Calabria. 
Ieri sera, infatti, alcuni gruppi di profughi che sono stati accolti presso la palestra di Pellaro, dopo il loro sbarco sulla banchina del porto di Reggio Calabria, hanno provato ad abbandonare il centro e tentato una fuga disperata approfittando della vicinanza della stazione ferroviaria al palazzetto dello sport di Pellaro che, dopo lo sbarco, era stato trasformato in un centro di accoglienza temporaneo. 
Alcuni gruppi di immigrati, dopo il riconoscimento e la foto segnalazione, avevano già lasciato il palazzetto dello sport di Pellaro per essere destinati ai centri di espulsione.
Ieri pomeriggio, però, le forze dell’ordine si sono dovute attivare per rintracciare diversi nuclei familiari che hanno provato a lasciare Reggio Calabria per risalire lo stivale e ricongiungersi con i parenti disseminati in diversi Paesi del nord Europa.
Dopo i primi controlli e le verifiche delle assenze dalla struttura di accoglienza provvisoria di Pellaro, è scattato il piano di ricerca da parte delle forze dell’ordine. Numerosi migranti, che stavano cercando di abbandonare Reggio Calabria a bordo di alcuni treni diretti a nord, sono stati rintracciati e fermati presso la stazione “Centrale” delle Ferrovie dello Stato dagli uomini dell’Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato. Donne, uomini e bambini con borsoni e giocattoli in bella vista sono stati fatti scendere dai convogli ferroviari e trasferiti nell’androne dello scalo. Qui sono stati raggruppati, rifocillati e tenuti sotto controllo dagli uomini delle forze dell’ordine.
Il traffico ferroviario ha subito qualche ritardo per i controlli effettuati a bordo dei treni in partenza da Reggio Calabria dagli uomini delle forze dell’ordine.
Un episodio simile si era registrato ad agosto, quando gruppi di immigrati – dopo il loro sbarco a Reggio Calabria ed il trasferimento presso lo “Scatolone” – avevano provato a scappare dalla palestra e far perdere le tracce per le vie della città dello Stretto. Approfittando della debolezza della cintura di recinzione della struttura sportiva, diversi migranti avevano provato a rifugiarsi fra le case del viale Messina, altri erano riusciti ad arrivare sino in centro città. La maggior parte di loro, però, anche in quell’occasione venne rintracciata e fermata dagli agenti delle Volanti della Polizia di Stato.

REGGIO CALABRIA – Ormai è diventata una prassi, legata al fatto che la Calabria è solo un punto geografico di passaggio per i migranti. Scappare dei centri di prima accoglienza, per chi ha rischiato di morire in mare inseguendo la speranza di lasciare il proprio Paese in fiamme e trovare una nuovo vita in nord Europa, rischia di non essere più una notizia, così a Crotone come a Reggio Calabria. 

Ieri sera, infatti, alcuni gruppi di profughi che sono stati accolti presso la palestra di Pellaro hanno provato ad abbandonare il centro e tentato una fuga disperata approfittando della vicinanza della stazione ferroviaria al palazzetto dello sport di Pellaro cheera stato trasformato in un centro di accoglienza temporaneo. Si tratta dei migranti approdati domenica nel porto di Reggio Calabria in quello che è stato definito l’esodo dei bambini, per il quale è stata poi intercettata la nave madre (LEGGI L’ARTICOLO).

FOTO E VIDEO DELLO SBARCO A REGGIO CALABRIA

Alcuni gruppi di immigrati, dopo il riconoscimento e la foto segnalazione, avevano già lasciato il palazzetto dello sport di Pellaro per essere destinati ai centri di espulsione.

Ieri pomeriggio, però, le forze dell’ordine si sono dovute attivare per rintracciare diversi nuclei familiari che hanno provato a lasciare Reggio Calabria per risalire lo stivale e ricongiungersi con i parenti disseminati in diversi Paesi del nord Europa. Dopo i primi controlli e le verifiche delle assenze dalla struttura di accoglienza provvisoria di Pellaro, è scattato il piano di ricerca da parte delle forze dell’ordine. Numerosi migranti, che stavano cercando di abbandonare Reggio Calabria a bordo di alcuni treni diretti a nord, sono stati rintracciati e fermati presso la stazione “Centrale” delle Ferrovie dello Stato dagli uomini dell’Ufficio di prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia di Stato. Donne, uomini e bambini con borsoni e giocattoli in bella vista sono stati fatti scendere dai convogli ferroviari e trasferiti nell’androne dello scalo. Qui sono stati raggruppati, rifocillati e tenuti sotto controllo dagli uomini delle forze dell’ordine.

Il traffico ferroviario ha subito qualche ritardo per i controlli effettuati a bordo dei treni in partenza da Reggio Calabria dagli uomini delle forze dell’ordine.Un episodio simile si era registrato ad agosto, quando gruppi di immigrati – dopo il loro sbarco a Reggio Calabria ed il trasferimento presso lo “Scatolone” – avevano provato a scappare dalla palestra e far perdere le tracce per le vie della città dello Stretto. Approfittando della debolezza della cintura di recinzione della struttura sportiva, diversi migranti avevano provato a rifugiarsi fra le case del viale Messina, altri erano riusciti ad arrivare sino in centro città. La maggior parte di loro, però, anche in quell’occasione venne rintracciata e fermata dagli agenti delle Volanti della Polizia di Stato.

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