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MORMANNO (CS) – A scanso di equivoci, il capo della Protezione civile Franco Gabrielli lo ha detto subito: “Non pensate che questi siano i titoli di coda”. Mormanno e l’area del Pollino se la sono cavata stanotte ma il pericolo non è affatto scongiurato. E a ricordarlo ci pensano le scosse. Sono tantissime, in questa giornata dal cielo nuvoloso che sembra sospeso tra la catastrofe e il sollievo. La terra ha tremato anche mentre il governatore Scopelliti discuteva con il prefetto di Cosenza e i sindaci della zona nella centrale operativa allestita di fianco al grande ospedale evacuato. La priorità in queste ore è capire cosa è successo a causa del terremoto e in particolare di quel picco di magnitudo 5.4 avvenuto poco dopo l’una di notte. “Abbiamo visto la morte in faccia” dice il sindaco di Castrovillari. Le zone più colpite sembrano essere, oltre a Mormanno, anche quelle di Laino e Altomonte. In quest’ultimo paese si teme anche per una crepa apparsa nella palestra della scuola media. E questo sarebbe un ulteriore guaio, perché proprio gli edifici pubblici si candidano a ospitare gli sfollati. Le prossime ore saranno decisive per capire quante saranno le persone che dovranno dormire fuori casa. Il sottosegretario regionale alla Protezione Civile, Franco Torchia, per il momento non si sbilancia ma lascia intendere che l’ordine di grandezza potrebbe essere quello delle centinaia. Alle 18, nel corso di un’altra riunione operativa fissata, si farà il punto. Poi si preparerà un’altra lunga notte per il Pollino. Forse scongiurando le tende e sicuramente ringraziando per essere sopravvissuti. Ma con tanta paura ancora nel cuore.

EMERGENZA SANITARIA A LAINO. Il sindaco di Laino Borgo, Giuseppe Caterini ha messo in evidenza come i danni materiali «li hanno subiti soprattutto – si legge sul sito dell’Anci – due strutture sanitarie private, un centro per disabili ed una casa di riposo. Ho disposto con mia ordinanza il trasferimento di 36 persone in una struttura pubblica dell’Asl che apparentemente ha tenuto. Le scuole resteranno chiuse a Laino Borgo anche domani, mentre proseguono i controlli sugli edifici pubblici. Nel centro storico ci sono parecchie fessurazioni e lesioni di vario genere che si sono ampliate».

IL VERTICE. Alle 18 ha preso il via il vertice tra i responsabili della Protezione civile, delle forze dell’ordine, delle istituzioni locali, delle squadre tecniche dei vigili del fuoco e dei vari responsabili della situazione al fine di decidere la sistemazione per le prossime ore degli sfollati. In riferimento al monitoraggio effettuato sono da chiudere quasi tutte le chiese antiche e resterà chiuso anche l’ospedale di Mormanno. Sempre a Mormanno sono stati effettuati 19 sopralluoghi con 16 case dichiarate inagibili.Gli sfollati, circa una quarantina, saranno ospitati nella palestra del Liceo scientifico di Mormanno. A Rotonda, in provincia di Potenza, invece sono state predisposte 50 ordinanze di sgombero e 160 posti letto sono stati allestiti dalla protezione civile. A Laino borgo su 24 verifiche effettuate 21 abitazioni sono risultate inagibili e infine a Viaggianello sono stati disposte 3 ordinanze di sgombero con 120 posti letto disponibili.

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