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Un ciclo di incontri, in Basilicata, per raccontare «l’aggressione del gender alle nostre famiglie», con le relazioni del presidente dell’Associazione Pro Vita, Toni Brandi, del responsabile famiglia di Fratelli d’Italia, Federico Iadicicco, e con i consiglieri regionali
lucani che hanno firmato una mozione per «dire “no” alla teoria gender nelle scuole» della regione.

L’iniziativa è stata presentata da due dei firmatari della mozione, Aurelio Pace (gruppo misto) e Franco Mollica (Udc), dal consigliere provinciale di Fdi, Donato Ramunno, e da Brandi e Iadicicco.

Nel corso della conferenza stampa Pace ha precisato che «se dovesse essere confermata l’idea di un gay pride a Matera, nello stesso giorno, alla stessa ora e nello stesso posto organizzeremo un Family Day», e in questo senso la Basilicata «può essere un laboratorio – hanno aggiunto Pace e Mollica – per la difesa dei valori della famiglia, perché non vogliamo che la teoria gender entri nelle nostre scuole».

Gli incontri si svolgeranno oggi a Moliterno (Potenza) alle ore 17.30 e a Potenza (ore 19.30). Domani invece gli appuntamenti sono previsti a Melfi (Potenza) alle ore 12, e a Matera (ore 19). La mozione è stata anche firmata dal altri cinque consiglieri regionali: Gianni Rosa (Fdi), Paolo Castelluccio (Fi), Michele Napoli (Fi), Nicola Benedetto (Cd) e Luigi Bradascio (Pp). Brandi ha invece evidenziato che «i contenuti della teoria gender sono destabilizzanti» e «in questo modo si educa il bambino a ignorare la sua origine biologica».

Per Iadicicco, «anche l’idea di un utero in affitto è una grande sconfitta per il femminismo», e oggi «siamo al cospetto di un attacco alla famiglia, con una decina di leggi presentate al Parlamento, tra cui la ‘Buona Scuolà». (ANSA).

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