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CATANZARO – Una nota trans di origini reggine con residenza a Cosenza ha denunciato il figlio di un professionista di Catanzaro per tentata violenza sessuale, minacce e lesioni. Il suo nome d’arte è Eva Bellucci. Si tratta di un personaggio particolarmente conosciuto nell’ambiente, protagonista anche di diversi film hard. Agli agenti della Questura di Catanzaro ha pure riferito di essere stata  avvicinata dal suo stesso presunto aggressore e dal padre, che l’avrebbe prima minacciata per poi offrirle del denaro per tenere nascosta la notizia: «Te ne devi andare da Catanzaro e – gli avrebbe detto a muso duro il noto professionista – se sporgi denuncia contro mio figlio finisce male. Tu non sai chi sono io a Catanzaro…». 

I fatti risalgono allo scorso 28 aprile. La denuncia presentata da Eva Bellucci (in questa vicenda rappresentata dall’avvocato Aldo Cribari, del foro di Cosenza) allo scorso 3 maggio. La trans si trovava a Catanzaro in occasione del ponte del primo maggio. Una sua amica le aveva ceduto l’abitazione. Il giorno 28 riceve una telefonata. Dall’altra parte della cornetta una voce maschile le chiede un appuntamento. Sa che è a Catanzaro. Si mettono d’accordo per una prestazione sessuale, 100 euro per tre quarti d’ora di intimità. «Dopo avergli fornito l’indirizzo – ha riferito la trans in sede di denuncia – alle 17.49 era già davanti casa. Una volta che gli ho aperto la porta è entrato e si è presentato con un nome falso. Io gli ho chiesto se era sicuro di rimanere e il soggetto mi confermava di rimanere anche perchè gli piacevo». A questo punto il cliente avrebbe iniziato a toccarla: «Io – ha raccontato Eva Bellucci ai poliziotti di Catanzaro – lo respingevo perchè volevo prima i soldi, ma lui ha insistito…». Sempre secondo il racconto della trans l’uomo avrebbe preteso la prestazione senza protezione. 

L’articolo completo e la ricostruzione della vicenda con i fatti denunciati dalla trans sull’edizione cartacea di oggi del “Quotidiano della Calabria”.

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