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Alla fine di una lunga ed estenuante trattativa è arrivata la rottura ufficiale di Med Center. A comunicarlo l’amministratore delegato Domenico Bagalà intorno alle 18 di ieri, nel corso dell’ennesimo incontro con Cigl,Cisl. Uil, Ugl.
Stop alla trattativa dunque: “O firmate l’accordo così com’è senza modificarlo oppure ci vediamo domani in Regione per prendere atto di un mancato accordo” avrebbe comunicato Bagalà ai rappresentanti sindacali che trattava insieme al coordinatore dei terminal del gruppo Contship Italia Marco Simonetti, al coordinatore delle risorse umane Marco Bartelloni, al direttore generale di Mct Carmine Crudo e al direttore del personale Roberto Gastaldo.
La notizia è arrivata poi ai lavoratori che sono scesi dalle gru e dai carrelli fermando di fatto lo scalo portuale. A quell’ora sulle banchine vi erano una super portacontainer e quattro navi feeder. La rottura, secondo fonti sindacali, si è verificata a causa dell’indisponibilità del management di Mct di aprire un confronto sull’organizzazione del lavoro e sull’applicazione dell’alternanza mezzo-terra dei portuali. Il terminalista dopo aver accettato la proposta della rotazione della Cigs aveva introdotto alcuni criteri con i quali, attraverso un punteggio che arriva da zero a cinque punti per ogni lavoratore intendeva procedere all’individuazione dei soggetti da collocare in Cgil. Numeri che dovevano essere sottoposti a verifica trimestrale. Tra i criteri individuati da Mct vi erano quelli della presenza al lavoro e cioè coloro che registravano un alto tasso di assenteismo, il comportamento e il merito e a partire dal 1 novembre 2011 ed infine quello della produttività e cioè gli operatori dei piazzali gruisti e carrellisti dovevano effettuare una performance di almeno 30 movimenti di container all’ora. Su questo punto le organizzazioni sindacali avevano posto come pregiudiziale un confronto serrato sull’organizzazione del lavoro, condizione, ritenuta necessaria, per puntare ad un miglioramento della produttività chiedendo l’attivazione dell’alternanza dei portuali per ogni turno tra l’attività di gruista o di carrellista con altre mansioni sul piazzale, ritenendo che nessuno possa raggiungere gli standard di produttività intimati dall’azienda. Su questo punto Mct si sarebbe irrigidita facendo scattare la rottura della trattativa e quindi la decisione spontanea di tutti i lavoratori impiegati nel turno di lavoro iniziato alle ore 19 di astenersi immediatamente dall’attività bloccando il porto. Subito dopo Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul hanno indetto un’assemblea straordinaria nella sala mensa che si è protratta fino a tarda notte. Per oggi intanto è stato confermato l’incontro alle ore 15 e 30 a palazzo Alemanni tra le parti protagonisti della trattativa e cioè organizzazioni sindacali e Med Center con la Vice-Presidente della Giunta Regionale Antonella Stasi e con il Presidente dell’Autorità Portuale Giovanni Grimaldi.

LA GIORNATA DI OGGI
Attività ancora bloccata al porto di Gioia Tauro dove tutte le gru dello scalo sono ferme e non vengono movimentati i container. Tra i lavoratori si è diffusa la voce che in mattinata l’amministratore delegato di Mct, Domenico Bagalà, potrebbe recarsi in assemblea per illustrare il punto di vista dell’Azienda sulla trattativa e sulla rottura ma al momento non ci sono conferme.
Nel primo pomeriggio, alle 15.30, a Catanzaro, nella sede della Presidenza della Giunta regionale, è in programma un incontro tra il vice presidente Antonella Stasi, il presidente dell’autorità portuale di Gioia Tauro, Giovanni Grimaldi, i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Sul e la Mct. L’incontro, secondo quanto si è appreso stamani, si dovrebbe svolgere, ma su quali possano essere gli esiti nessuno si sbilancia.

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