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GIOIA TAURO – Se assicurazioni tecniche dovevano esserci per il ritorno della Maersk nel porto di Gioia Tauro, bè queste sono arrivate nella riunione che si è tenuta ieri mattina presso la Capitaneria di Porto di Gioia Tauro. Un incontro che se aveva lo scopo di rassicurare il management della compagnia danese sulle capacità organizzative e strutturali del porto pare abbia raggiunto l’obiettivo. Al briefing voluto dalla Maersk hanno partecipato il responsabile per il Mediterraneo della Maersk, Manuel Guerrero, il Comandante della Capitaneria di Porto Davide Barbagiovanni Minciullo, il Tenente di Vascello Domenico Ferraro e lo staff della sezione tecnica della Capitaneria, il responsabile dell’area tecnica dell’Autorità Portuale Saverio Spadafora, il direttore generale del teminal Mct Carmine Crudo ma anche i responsabili dei servizi tecnico nautici dei piloti, ormeggiatori e rimorchiatori. La riunione, di natura prettamente tecnica, è stata finalizzata alle valutazioni di sicurezza propedeutiche all’arrivo delle grandi navi Maersk, di oltre 400 metri di lunghezza e 56 di larghezza, capaci di trasportare fino a 18.000 teu. 

A favore del porto di Gioia Tauro sono stati evidenziati elementi come il rilevante impegno dell’Autorità Portuale a proseguire l’opera di miglioramento delle strutture portuali e di manutenzione dei fondali; le capacità operative assicurate dal terminal e la comprovata professionalità dei piloti, dei rimorchiatori e degli ormeggiatori. Aspetti che comunque la Maersk conosce bene visto che sa bene come anche le navi triple E della Msc già operano senza alcun problema a Gioia Tauro che continua ad essere l’unico scalo del Mediterrano in grado di poter accogliere queste tipologie di navi. La scelta della Maersk si inserisce nell’ambito della visitazione di ben cinque rotte a livello globale, due delle quali tra Asia ed Europa, due tra Asia e America e una tra Europa e Stati Uniti per 27 rotazioni totali frutto dell’ alleanza denominata P3 tra Cma Cgm, Maersk Line e Msc che utilizza una super flotta di 255 portacontainer per 2,6 milioni di teu di capacità. Cinque i porti italiani interessati: Gioia Tauro, inserito nei servizi Silk (Asia-Nord Europa), Dragon e Jade (Asia-Mediterraneo-Mar Nero) e Medusa e MedGulf (rotta transatlantica); La Spezia (Jade, Dragon, Medusa e Med Gulf); Genova (Dragon, Medusa, MedGulf); Napoli (Medusa); Trieste (Phoenix tra Asia e Mediterraneo). 
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