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CATANZARO – Il 34% degli adolescenti catanzaresi ha una forma di dipendenza da internet, con prevalenza di social network. E’ quanto emerge da una ricerca realizzata dalla docente di psichiatria a Pisa, Donatella Marazziti, e dal giornalista Mario Campanella, dell’associazione “Imparare per fare”.

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La ricerca è stata presentata a Catanzaro e risulta come il 17% prova angoscia quando non è connesso. Il 4% presenta un chiaro quadro Hikikomori, cioè non ha una relazione con il mondo reale. I dati sono stati rilevati dai sondaggi omogenei effettuati in collaborazione con il Liceo classico Galluppi e l’Istituto tecnico Ferraris. «Secondo la nostra ricerca – ha detto Campanella- il 34% degli adolescenti catanzaresi ha una forma di dipendenza da internet, con prevalenza di social network».

«La consistenza del fenomeno analizzato a Catanzaro – ha aggiunto – porta a un picco medio del 20% di dipendenza e si tratta del primo dato omogeneo europeo. C’è bisogno di una strategia di intervento che coinvolga la famiglia e le scuole e che spezzi il circolo perverso della subordinazione alla tecnologia. Attenzione al cyberbullismo, che è un fenomeno scandaloso e per il quale ci vorrebbero sanzioni pesanti».

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