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«VOGLIAMO dare speranza ai nostri giovani attraverso un cambiamento di rotta».
Non ha usato giri di parole l’assessore regionale alle Politiche del lavoro, Raffaele Liberati per definire il programma “Garanzia giovani”.
Ieri mattina nel presentare il progetto ha sottolineato tutto lo «sforzo» e «la corsa a ostacoli» che hanno portato alla definizione del programma. Un programma che offre tra l’altro percorsi formativi finalizzati all’inserimento lavorativo, percorsi sperimentali di reinserimento, servizi di accompagnamento , apprendistato per l’alta formazione e ricerca, tirocinio, servizio civile. Insomma la Regione, dopo l’esperienza in chiaroscuro de “Il ponte per l’occupazione”, cerca «un cambiamento di rotta» capace di dare risposte concrete alla dilagante disoccupazione giovanile. Le risorse che la Basilicata utilizzerà per attuare il programma «Garanzia giovani» – riservato ai cosiddetti «Neet», cioè giovani dai 15 ai 29 anni – e che la Regione considera «una priorità» ammontano a 17.207.708 euro. In Basilicata hanno aderito al progetto 3.486 giovani (743 attraverso il portale regionale, 519 attraverso quello provinciale e 224 attraverso il portale ministeriale). I lucani sono 2.533 mentre 1.557, che si sono iscritti attraverso il portale ministeriale, vivono in altre regioni: «E’ un aspetto, questo dei giovani che vivono altrove e che hanno scelto la Basilicata – ha spiegato Liberali – di grande importanza, così come non è da considerare negativo il fatto che giovani lucani scelgano di fare esperienze altrove». Liberali ha aggiunto che sono allo studio «meccanismi per offrire una possibilità di ritorno ai giovani lucani che fanno esperienze altrove. Con questo progetto – ha aggiunto – vogliamo creare una possibilità per il ritorno dei giovani in Basilicata». Il titolare alle Politiche del lavoro ha rimarcato il fatto che «il programma non garantisce un lavoro ma punta a formare giovani che non studiano e non lavorano per prepararli al lavoro».
Liberali, infine, ha anche precisato che la cifra dei giovani iscritti potrebbe modificarsi quando sarà stato verificato se tutti rispettano i requisiti.
Le iscrizioni non sono chiuse. C’è tempo fino al 41 dicembre 2015.
Il piano “Garanzia Giovani” almeno nelle intenzioni dovrebbe produrre sul piano sociale una serie di effetti positivi. «In primis – è stato spiegato – la riorganizzazione e la qualificazione del sistema integrato delle poilitiche attive del lavoro, dell’istruzione, della formazione e dell’inclusione sociale».
In questo contesto assumono una importante rilevanza i centri per l’impiego. Tra le novità sostanziali del programma, infine, vi è da un lato la partecipazione attiva delle organizzazioni imprenditoriali, professionali, sindacali e della cooperazione, dall’altro l’integrazione tra le politiche del lavoro e quelle della formazione.
Sono previsti tempi brevi per il reale avvio. Almeno è quanto fanno sapere dalla Regione.
Già prima della pausa estiva ci saranno ulteriori confronti tra Regione, sindacati e imprenditori.
Tra settembre e ottobre, infine, dovrebbe esserci il via libera alle prime misure.

 

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