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UNO DICE: viaggio organizzato nei siti Unesco, e la mente corre alle immagini di  turisti in comitiva, scarponcini e canottiera, che friggono al sole mentre una guida talvolta improvvisata decanta loro le bellezze locali. Ma non è questo il caso. Intanto, per la durata del viaggio: due anni. Poi, per il costo: un milione di euro (a persona, precisiamo). E infine per le prestigiose mete che saranno, via via, raggiunte durante il grand tour biennale: vale a dire le 962 perle del mondo, i luoghi che l’Unesco ha scelto come emblema dell’umanità,  patrimonio da salvare e tramandare ai posteri. Si va dal fantastico mausoleo indiano di Taj Mahal,  fatto costruire nel 1632 dall’imperatore moghul Shah Jahan, alla città giordana di Petra, l’antica capitale dei Nabatei andata in rovina nell’ottavo secolo avanti Cristo; dal tempio cambogiano di Angkor, innalzato dal re Suryavarman II intorno al 1100 dopo Cristo, ai Sassi di Matera, le cui caverne erano abitate già nel Paleolitico. 

A organizzare l’impegnativo tour è un’agenzia inglese specializzata nell’offerta di beni e servizi destinati, si immagina, a un pubblico molto esclusivo. Il nome della società è per l’appunto “VeryFirstTo” (che si potrebbe tradurre, a senso, “noi siamo i primi nel fare le cose”) e la proposta viene presentata con l’allettante slogan “il più spettacolare viaggio mai fatto al mondo”. Spettacolare, è spettacolare. Se non altro nei numeri. Novencentosessantadue luoghi da visitare, più di uno al giorno, in centocinquantasette Paesi. Un tour de force, quello al quale si sottopongono i clienti della “VeryFirstTo”, interrotto soltanto dalle soste, rapide ma necessariamente confortevoli, in alberghi di extralusso: come il Sandy Lane alle Barbados; l’Hotel George V a Parigi; il Plaza a New York; il Taj Mahal Palace a Mumbai; il Cipriani Hotel a Venezia (mentre non è stato indicato l’hotel convenzionato per Matera). Ai facoltosi viaggiatori è richiesto inoltre, come segno di spontanea adesione alla missione Unesco, una piccola donazione in denaro, poco più di 5 mila euro. Spiccioli.

matera@luedi.it

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