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GRASSANO – La cittadina di Grassano ha atteso con trepidazione il risultato delle elezioni nella città di New York, che si sono definite nella notte con il loro concittadino Bill De Blasio, in pole position per la plotrona di sindaco dei Democratici a New York.

L’attesa, ma soprattutto  il tifo è per uno dei candidati alla carica di sindaco di orgogliose origini grassanesi.

Alcune settimane fa, è stato proprio De Blasio a rilanciare la notizia facendo riferimento alla Campania per le origini paterne e a Grassano per le  origini materne; difatti la nonna è nata a Grassano e si chiamava Anna Briganti.

In seguito a questa intervista  il sindaco del comune di Grassano, Francesco Sanseverino, ha cercato un contatto con il candidato De Blasio, trovando il sostegno del Quotidiano della Basilicata. Ha telefonato a Domenico Pinto, presidente dei lucani a New York per avere informazioni più dettagliate e,  successivamente, con l’utilizzo delle nuove tecnologie e dei mezzi di comunicazione del web è riuscito ad avere uno scambio di e-mail con John Briganti prima e con De Blasio e il suo comitato elettorale poi. Ad onor del vero il primo cittadino, supportato dall’ufficio Anagrafe del Comune, aveva avviato una serie di ricerche, interessando anche il Comune di Benevento per le origini paterne di De Blasio.

Poi una serie di email inviate dal primo cittadino per sostenere e augurare al “concittadino” la vittoria, ma anche per donargli alcuni libri sulla storia di Grassano, dato il desiderio dello stesso De Blasio di voler, appena ne avrà la possibilità, visitare il piccolo centro della Collina materana. Sanseverino ha anche avviato una raccolta volontaria di fondi nella sua maggioranza, per finanziare la campagna elettorale, visto che in Usa è costume dei candidati farsi aiutare dagli elettori. Dalla sua Grassano sono arrivati a De Blasio 200 dollari.

Ma facciamo un passo indietro, per capire appunto le origini grassanesi di De Blasio partendo proprio dalla famiglia Briganti. Il professor Domenico Bolettieri nel suo libro “Grassano storia di un casale”, scrive così: «Il fratello Pasquale, non avendo trovato a Grassano lavoro in qualità di farmacista, emigrò in America nel 1903, trascinandosi dietro tutta la famiglia,  compresa la madre il fratello Domenico e  le due sorelle».

La famiglia Briganti era composta da cinque figli, tre maschi e due femmine, e in seguito alla morte prematura del padre, vendette tutta la proprietà di Grassano per acquistare una casa a New York. Solo Gaetano, uno dei 5 figli,  volle rimanere in Italia. Gaetano in Italia, ricordato a livello nazionale, si è distinto  come un grande maestro dell’agricoltura, precursore delle più moderne tecniche agricole nel nostro Sud.

Lo zio di Bill, Gaetano Briganti, nacque a Grassano il 6 aprile del 1875  in via Chiesa nel centro storico del paese,  dopo aver frequentato le scuole elementari a Grassano, fu mandato a frequentare le scuole medie a Potenza.

Ad Avellino si iscrisse alle scuole agrarie (viticoltura ed enologia), dove si diplomò nel 1894, successivamente si iscrisse alla Scuola superiore di Agricoltura di Portici, vincendo l’unica Borsa di studio disponibile. Ad Avellino ebbe come maestro Francesco Saverio Nitti, ordinario di Economia statistica e legislazione agraria; fu amico  di Giustino Fortunato e subito dopo la laurea insegnò presso la stessa scuola, poi divenne assistente presso la Cattedra ambulante di Cremona e  nel 1901 titolare di quella di Crema. Dopo tre anni vinse il concorso di direttore della cattedra ambulante di Agricoltura per la Basilicata, scegliendo come sede Ferrandina; l’anno dopo passò alla cattedra di Bari e nel 1910 si trasferì a quella di Salerno. Nel 1913 passò all’Università di Portici dove vinse il concorso della cattedra di Arboricoltura e Selvicoltura, qui rimase per vent’anni, nel frattempo ricevette altri prestigiosi incarichi : da parte del Ministero dell’Agricoltura e delle Foreste, del Ministero dell’economia nazionale, dell’istituito nazionale per l’esportazione , del Consiglio superiore del ministero dell’educazione nazionale. Nominato cavaliere della Corona d’Italia e Commendatore, partecipò alla fondazione dell’istituto nazionale per l’esportazione. Si spense a Napoli il 17 giugno del 1934.

 

LO SCAMBIO DI MAIL

Caro Francesco, ho appena terminato un altro dibattito in vista della campagna elettorale. Si tratta di lottare per rendere la vita un po’ più facile ai newyorkesi in tutte le cinque Circoscrizioni che lottano ogni giorno  per tirare avanti. Si tratta di dare ai genitori che lavorano la  possibilità di costruire una vita migliore per sè e per i loro figli. Si tratta di fare in modo che ogni newyorkese abbia  una possibilità di successo. Quindi, il dibattito di questa sera -come il resto di questa campagna- si riduce a una semplice idea: La mia corsa di sindaco deve fare in modo che si possa cambiare in meglio. Hai aiutato, anche con il tuo contributo, a costruire una campagna per cambiare questa città. E ‘una campagna di cui andare fieri -e mancano  solo poche settimane. Non potrei essere più orgoglioso di averti al mio fianco.

Bill De Blasio

Caro amico William, siamo felici della sua candidatura e stiamo seguendo la sua corsa a sindaco di New York  con tanto entusiasmo. Soprattutto siamo d’accordo e condividiamo i punti della vostra campagna elettorale. A Grassano, in via Chiesa, c’è ancora una piccola casa dove sono nati la nonna Anna e il tuo bisnonno Innocenzo Briganti…Vi sosteniamo idealmente in gara e siamo sicuri che nel mese di novembre sarà il sindaco di NY, intanto sono lieto di offrirle un piccolo contributo per la vostra campagna elettorale. Le invio due libri che possono servire per ricordare qualcosa sulla storia di Grassano dal XI secolo, con la partecipazione fondamentale dei “Cavalieri di Malta”. Sicuro di  incontrarla come sindaco di New York e di avere il piacere di ospitarla  nella nostra città,  invio cordiali saluti a voi  e alla vostra famiglia.

Francesco Sanseverino

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