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ROMA (ITALPRESS) – “L’adeguamento degli statuti ai principi informatori è un tema che va avanti da tanti anni e la Lega Serie A ha principi lontani da quelli imposti dalla legge Melandri, dal Coni e via di seguito. Avevo già sollevato il problema tre anni fa”. Ne ha parlato il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, a margine del Consiglio federale odierno nel quale tali principi sono stati adeguati per una maggiore democraticità in materia di “quorum” e “maggioranze assembleari”. “Oggi viene sancito un principio di assoluta democrazia contro la possibilità che minuscole partecipazioni possano bloccare il normale svolgimento dei lavori assembleari – ha aggiunto Gravina – Ci sono ancora posizioni conflittuali da parte di chi è ancorato a vecchie logiche. La Lega Serie A ha diverse anime che si scontrano con diversi centri di interesse. Il confronto con altre realtà internazionali ci dice che qui stiamo fermi a dieci anni fa. Il calcio italiano deve cambiare culturalmente e come approccio”. “Dal Pino ha ragione quando mi chiede di dare maggiore peso politico alla Lega, ma il peso si conquista con proposte che oggi non sono ancora arrivate. La Serie A è una delle componenti fondamentali del calcio italiano”. E sulla riforma dei campionati: “Noi dobbiamo riformare il calcio, non solo i campionati. Ci sono incrostazioni e ruggini che bisogna cominciare a smuovere. Tra febbraio e marzo faremo un’assemblea, non l’abbiamo ancora convocata per rispetto della Lega Dilettanti. Voglio prima aspettare che finisca il commissariamento”. Domani, intanto, l’Italia conoscerà le sue avversarie nei playoff per accedere ai prossimi Mondiali. “Avere la possibilità di giocare entrambe le partite in casa sarebbe meglio, se il sorteggio ci darà una mano vorremmo giocare entrambe le gare in un’unica sede. Gli avversari? Sono tutte squadre che vanno affrontate, i playoff sono sempre insidiosi e lo sappiamo. Ma le dobbiamo vivere con serenità riscoprendo il senso della nostra forza. Joao Pedro in Nazionale per i playoff Mondiali? Il Club Italia si interessa a 360 gradi dei calciatori convocabili. Ora stiamo lavorando su tre posizioni e siamo a buon punto. Noi pensiamo a risolvere il problema formale, poi spetterà al ct Mancini valutare se chiamarli oppure no”, precisa Gravina che sulle ultime misure del Consiglio dei ministri ha commentato: “Condivido l’impostazione del governo italiano sul Super Green Pass, è l’unica modalità per portare avanti la tutela e la difesa del nostro 75% di capienza negli stadi. In Germania c’è già qualche partita al 50% e in altri campionati è in corso una valutazione. Difendiamo il 75% e accettiamo il consiglio di Draghi che invita alla prudenza”.
(ITALPRESS).

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