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Non può che tenere banco la crisi greca sulle prime pagine dei quotidiani di oggi: l’Ue attiva le contromosse dopo la vittoria del “no” al referendum di domenica non scartando un’uscita in 5 giorni della Grecia dall’euro. Per domenica è previsto un supervertice con tutti i 28 Paesi dell’Unione, ed entro domani il premier ellenico Tsipras dovrà presentare il proprio piano annunciato già per ieri (oggi all’Eurogruppo potrebbe chiedere altri 7 miliardi). Nel frattempo le Borse vanno giù e Milano è di nuovo la peggiore (-3%). Il Secolo XIX le definisce «Le cinque giornate di Tsipras» e rende al meglio il clima da trincea che si respira tra Bruxelles e Atene. Coi soliti toni dissacranti, Libero dedica la vignetta di Benny al “Fallimerkel” e critica la cancelliera rea di aver «distrutto l’Europa per favorire la Germania». La testata diretta da Maurizio Belpietro, così come il Giornale, dedica un titolo al Campidoglio, con il prefetto Gabrielli che conferma le infiltrazioni mafiose fino alla fine del 2014 ma non chiede l’azzeramento della giunta — in questo modo il pallino resta in mano alla politica, ovvero al Pd nelle persone del premier Renzi e di Matteo Orfini.
Sui giornali in edicola anche due notizie tra politica, sport e cronaca giudiziaria: la richiesta di condanna a 4 anni per l’ex presidente ds della Provincia di Milano Filippo Penati e il giudizio chiesto per Antonio Conte, ex allenatore della Juve e oggi ct della Nazionale, nell’inchiesta sul Calcioscommesse.
Segnaliamo il bel reportage da Ventimiglia di Marco Imarisio sul Corriere della Sera: un mese dopo l’arrivo, i profughi sono ancora bloccati alla frontiera. Sempre sul Corsera, tutta la leggere (e guardare) la storia di Apice, la città fantasma del Beneventano dove tutto è rimasto fermo al 1962: una Pompei moderna.  

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