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COSENZA – Guadagni da capigiro e tutti senza fattura, quelli che intascava il falso dentista che nel mese di febbraio è stato scoperto dalla guardia di finanza ad Acri, in provincia di Cosenza. Dopo mesi di accertamenti, i finanzieri hanno quantificato i proventi illeciti dell’uomo che esercitava la professione senza averne i titoli in uno studio dentistico attrezzatissimo, con con cinque sale funzionanti, una sala ortopanoramica e una sala sterilizzazione.

Secondo le fiamme gialle, l’attività illegale era stimabile in 700 mila euro di base imponibile e 90 mila di Iva che sono stati recuperati a tassazione.I proventi illeciti, secondo gli investigatori, spiegano la notevole entità del patrimonio dell’uomo, e l’alto tenore di vita che non aveva giustificazione visto che il dentista abusivo non aveva mai dichiarato compensi.Quando a febbraio i finanzieri hanno fatto irruzione nello studio, lo avevano sorpreso mentre stava curando un paziente e hanno accertato che lì operava anche un professionista iscritto regolarmente all’Albo degli odontoiatri che fungeva da copertura. I due sono stati denunciati per esercizio abusivo della professione in concorso. E ora dovranno rispondere anche di tutti quei soldi mai dichiarati.

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