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Rappresentano il 6% del totale; usato soprattutto in “uscità’
(ANSA) – ROMA, 3 DIC – In tre mesi sono aumentati di circa il 25% passando da 368 a 461 i Comuni italiani con un account ufficiale su Twitter. Questi Comuni rappresentano il 6% del totale. A disegnare la geografia della amministrazioni locali su Twitter è uno studio realizzato dall’Università di Siena su “I Comuni italiani su Twitter” presentato oggi a Roma ad un convegno “Italia di Twitter. Le nuove forme della comunicazione pubblica”, organizzato dall’Associazione Cittadini di Twitter in collaborazione con l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani).
La ricerca ha messo in evidenza, tra l’altro, che la presenza delle amministrazioni locali sui social dei 140 caratteri per l’1% è costituita da profili attivati da Comuni di grandi dimensioni (oltre i 600mila abitanti), mentre il 51% è costituito da Comuni con meno di 10mila abitanti. Nella distribuzione geografica dei tweet inviati, invece, troviamo ai primi 20 posti della classifica quelli di grandi dimensioni: Bologna, Roma, Venezia, Firenze, Torino, Genova, Milano e Napoli; ma anche realtà medie e piccole come Modena, Potenza, Desio o Monterotondo stanno tra i primi 20 classificati. Dalla ricerca emerge quindi che al momento le potenzialità di Twitter sono sfruttate dagli enti locali soprattutto in uscita, come messaggi inviati, mentre la potenzialità dell’ascolto del tweet è ancora poco sfruttata. 
Per riuscire a farlo, suggeriscono gli autori della ricerca, ”è necessaria una certa professionalità, saper usare lo strumento, avere personale dedicato e sensibilizzare ed aumentare la massa critica”. (ANSA).

In tre mesi sono aumentati di circa il 25% passando da 368 a 461 i Comuni italiani con un account ufficiale su Twitter. E il Comune di Potenza spicca tra quelli di medie dimensioni.

È il primo dato che emerge da uno studio realizzato dall’Università di Siena su “I Comuni italiani su Twitter” presentato a Roma nel corso del convegno “Italia di Twitter. Le nuove forme della comunicazione pubblica”, organizzato dall’Associazione Cittadini di Twitter in collaborazione con l’Anci (Associazione nazionale dei Comuni italiani).

La ricerca ha messo in evidenza, tra l’altro, che la presenza delle amministrazioni locali sui social dei 140 caratteri per l’1% è costituita da profili attivati da Comuni di grandi dimensioni (oltre i 600mila abitanti), mentre il 51% è costituito da Comuni con meno di 10mila abitanti. 

Nella distribuzione geografica dei tweet inviati, invece, troviamo ai primi 20 posti della classifica quelli di grandi dimensioni: Bologna, Roma, Venezia, Firenze, Torino, Genova, Milano e Napoli; ma anche realtà medie e piccole come Modena, Potenza, Desio o Monterotondo stanno tra i primi 20 classificati. 

Dalla ricerca emerge quindi che al momento le potenzialità di Twitter sono sfruttate dagli enti locali soprattutto in uscita, come messaggi inviati, mentre la potenzialità dell’ascolto del tweet è ancora poco sfruttata. Per riuscire a farlo, suggeriscono gli autori della ricerca, «è necessaria una certa professionalità, saper usare lo strumento, avere personale dedicato e sensibilizzare ed aumentare la massa critica».

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