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LAVELLO – Ancora schermaglie tra le due fazioni-sezioni del PD operanti sul territorio lavellese.
Diatribe mai sopita tra quelli di Via Dante e quelli di Via Roma, ovvero l’area Laboratorio Democratico.
Domenica scorsa simpatica coincidenza con i due Pd in piazza per la stessa manifestazione con due stand distanti poche decine di metri.
Un faccia a faccia intollerabile per alcuni , una convivenza scomoda ed inaccetabile per altri.
A predenre la parola sulla questione Giuseppe Giura, membro dell’Assemblea provinciale del Pd di Potenza.
«In merito a quello che sta accadendo a Lavello – fa sapere Giura – sono davvero sconcertato. Ancora una volta, nonostante le denunce espresse nei luoghi politici del Pd, nonostante l’appello alle regole e alla chiarezza dei rapporti, nonostante l’insistenza, anche dura se volete, affinché ufficialmente i vertici politici del partito esprimessero una posizione inequivocabile sulle vicende interne locali, la mia cittadina ha assistito, domenica scorsa, all’indecoroso spettacolo di due Pd scesi in piazza, a cento metri uno dall’altro, per la stessa manifestazione».
«È ormai indubbio – prosegue – che c’è una parte del Pd che non vuole accettare i risultati dello scorso Congresso cittadino che ha visto Emanuela Di Palma eletto segretario con una larga maggioranza, così come è chiaro il disegno destabilizzante che muove l’azione di alcuni iscritti che, irresponsabilmente, rifiutando la dialettica e il dialogo interno per addivenire ad una soluzione più condivisa possibile dei problemi, non esita a “mettere in piazza” le contraddizioni interne del proprio partito minandone alla base credibilità e azione politica».
«In qualità di membro dell’Assemblea provinciale del partito esprimo disappunto e rammarico verso la classe dirigente del Pd di Basilicata che si ostina a rimanere in silenzio e a non esplicitare chiaramente la propria posizione sulle questioni poste».
«Esprimo – conclude – piena solidarietà e sostegno al segretario Di Palma e al suo giovane gruppo dirigente che, con determinazione e caparbietà, stanno portando avanti un progetto giovane e di rinnovamento della classe dirigente, pur nel rispetto dell’esperienza e della competenza di ciascuno. Un progetto ambizioso che non poteva non trovare ostacoli e difficoltà ma che, la gente di Lavello lo capisce bene, non può essere che quello giusto».

Daniele Masiello

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