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MATERA – Vi ricordate la vicenda legata alla trasmissione “Radio Belva”? Vi ricordate che vi raccontavamo di immagini che risalivano a circa dieci anni fa? La vicenda non si chiude qui.

Grazie alla segnalazione di uno nostro lettore, abbiamo saputo che una delle persone intervistate è, purtroppo, deceduta. Si tratta di Rocco Fortunato.

La persona deceduta è quella a cui facciamo riferimento nel nostro precedente articolo perchè alle sue spalle ci sono elementi che possono collocare quell’intervista in un lasso temporale risalente a dieci anni fa.

Dopo la segnalazione del nostro lettore, ci siamo attivati per verificare che il signor Rocco Fortunato, come ci era stato riferito,  fosse veramente deceduto. Siamo riusciti a raggiungere uno dei figli, Bruno Fortunato, che nella mattinata di ieri abbiamo contattato telefonicamente: «Mi hanno detto dell’accaduto – ci spiega Bruno – e mi hanno preannunciato questa telefonata». Poi prosegue: «Si riesce a immaginare la mia reazione e quella dei miei familiari nel vedere quelle immagini. Alla vista di mio padre in quel servizio mi è “venuto un colpo al cuore”. E la stessa reazione l’hanno avuta i miei cari. Mio padre è morto sei anni e mezzo fa, quasi sette, rivederlo lì in televisione, risentire la sua voce è stato scioccante. A prescindere dal contenuto dell’intervista, ma vedersi un proprio caro defunto in televisione, in prima serata ha scaturito in me forti emozioni. E’ stato davvero seccante vedere tutto questo».

Il signor Bruno Fortunato ci racconta di non  avere uno “ottimo rapporto” con la televisione e forse ancora di più per questo motivo, vedere il volto del pare in quel video ha turbato l’animo di un figlio.

«Dico queste cose –   continua Bruno Fortunato – per far capire a tutti come ci siamo potuti sentire io e i miei famigliari vedendo il volto di nostro padre in televisione».

Non sarà stata certamente una bella sensazione. Capiamo lo stato d’animo di Bruno e proprio per queste ragioni, chiediamo, anche attraverso le nostre colonne, a David Parenzo di verificare (come ha lui stesso promesso pubblicamente, attraverso l’intervista rilasciata alla collega Silvia Fumarola di “La Repubblica”, di fare) il modo in cui il servizio “Basilicata Coast to Coast” è stato montato. Allo stesso modo rinnoviamo il nostro invito a raggiungere la città di Matera per verificare egli stesso la veridicità di quanto da noi affermato e nel caso “metterci una pezza”. Anche perchè screditare o creare dubbi su di una città, su di una regione, su di una popolazione non è proprio il massimo della correttezza, soprattutto se questa città, Matera, con alle spalle tutta la Basilicata e tutti i lucani, si candida a diventare Capitale europea della Cultura 2019. Lungi da noi pensare ad un “attacco mediatico” prestabilito, ma per lo meno Matera e la Basilicata meritano, con lo stesso risalto, una riabilitazione agli occhi dell’opinione pubblica e televisiva.

Parenzo, l’aspettiamo qui a Matera. L’invito per quella pizza è sempre valido.

a.mutasci@luedi.it 

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