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TURSI – I reflui fognari della città di Tursi finiscono nel torrente Pescogrosso, senza essere completamente depurati.

A denunciarlo è l’associazione “MuoViamo Tursi”, secondo cui l’impianto cittadino, situato ad alcuni chilometri dall’abitato, di proprietà di Acquedotto lucano, ma in gestione ad una ditta privata, potrebbe non funzinare correttamente. «Numerosi cittadini -spiega Mario Cuccarese di MuoViamo Tursi- hanno segnalato un’anomala presenza di melma maleodorante a valle dell’impianto di depurazione, ma nessun ente competente pare si sia ancora attivato». In una nota, il portavoce di MuoviAmo Tursi, scrive che: «a metà febbraio, alcuni agricoltori ci segnalarono la presenza di copiosi reflui fognari nel torrente Pescogrosso, a valle del depuratore cittadino e di un insopportabile tanfo proveniente dal canale. Il 22 febbraio, MuoviAmo Tursi acquisì materiale fotografico dell’inquinamento e all’indomani interessò telefonicamente, al numero 1515, il Corpo forestale dello Stato. Inoltre, in data 25 febbraio, segnalò lo stato di inquinamento all’Ispettorato della Forestale con nota urgente via Pec, chiedendo un sopralluogo dei tecnici per  verificare le concentrazioni di inquinanti. Il 28 febbraio, i forestali di Tursi, insieme a MuoviAmo Tursi, si recarono sul posto per accertarsi delle cause di tale inquinamento, scoprendo che la fonte era un tubo sottostante il piazzale del depuratore. Nella stessa giornata, tecnici della Forestale eseguirono i prelievi di materiale da sottoporre ad analisi.

Dopo più di 3 mesi –continua Cuccarese– l’inquinamento continua, senza che alcuna istituzione lo arresti. È arrivata la stagione estiva, che accrescerà l’emergenza igienica ed ambientale dell’area, perché i terreni agricoli circostanti sono destinati alla coltivazione di pregiata frutta, quindi è folta la presenza di operai. Siamo sopresi del fatto che l’amministrazione comunale resti immobile di fronte a un disastro ambientale, nonostante il sindaco sia anche autorità sanitaria a tutela del decoro, dell’igiene, della salute e del territorio.

Così come la Polizia municipale -conclude Cuccarese- che pare si sia recata sul posto nei mesi scorsi, senza però fermare tale scempio. Idem l’Acquedotto lucano, proprietario dell’impianto, che nulla sta facendo per verificare la fonte di tale inquinamento. E la Procura di Matera? MuoviAmo Tursi –conclude Cuccarese – continuerà ad informare i cittadini su quello che sta accedendo e delle inadempienze dell’amministrazione comunale». Una presunta inerzia respinta al mittente dal sindaco Giuseppe Labriola, sentito dal Quotidiano: «Il Comune è ben presente in questa vicenda, visto che il tecnico Pasqualino Morisco ha partecipato al sopralluogo della Forestale sul depuratore, rilevando tra l’altro anche l’abusivismo di una vasca di liquami, già notificato alla Procura, insieme al verbale di sopralluogo. Acquedotto lucano si è impegnato a riparare il tubo, mentre è in corso l’iter per la sanatoria dell’opera abusiva, come richiesto da AL. Nei giorni scorsi, inoltre, ho ordinato a un’azienda dell’area Pip di interrompere entro 30 giorni lo sversamento irregolare nel torrente più a valle, creando immediatamente un bypass per eliminare il problema. Quindi il Comune è ben presente e vigile sul torrente Pescogrosso».

a.corrado@luedi.it

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