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POTENZA – Una conferenza stampa improvvisata. Dove iniziano a essere resi pubblici i piani per la nuova squadra di assessori. Così Pittella ha aperto il confronto con i consiglieri regionali della maggioranza che lo hanno sostenuto «sempre con correttezza e lealtà in questo primo anno e mezzo di legislatura circa».
Il presidente della Regione Marcello Pittella ha aperto e spiegato (in maniera inedita) il motivo del vertice dei maggioranza che ha convocato ieri alla fine della riunione del Consiglio regionale che di fatto ha aperto il rimpasto della giunta regionale.
Pittella a microfoni accesi ha spiegato: «Negli ultimi tempi dopo una serie di risultati politici e programmatici ottenuti da questo governo sento l’esigenza di condividere le necessità programmatiche che dovranno scandire i prossimi mesi che sono importanti perchè incrociano la nuova programmazione. C’è poi tutto il tema di Matera 2019 e mi sembra che ci avviamo a un periodo nodale. E sono tutte questioni programmatiche».
Poi il governatore è entrato nel vivo della questione: «Da un punto di vista organigrammatico non mi sembra di essermi svegliato stanotte e aver sognato che da più parti veniva l’esigenza di rivisitazione anche degli assetti. Assetti di un governo regionale che è la risultanza di una non capacità a pieno dei partiti di fare sintesi. Oggi sul banco non è che non c’è una ipotesi di far recuperare ai partiti una responsabilità. Ci mancherebbe. Ovviamente ci sono le prerogative del presidente e una lettura di un tempo che si vive e in cui c’è un forte protagonismo dei corpi intermedi e c’è una emergenza sociale che nel 2015 rischia di presentarci il conto di molte criticità. Tutti questi meccanismi si sommano anche a un passaggio nodale nazionale perchè oggettivamente siamo in un momento delicato per il Pd. E oggettivamente ho sentito il dovere di dire che apro una positiva, provocatoria discussione perchè c’è bisogno di mettere un secondo tempo. Nella lealtà e nella correttezza che può restituire anche alla politica un maggior protagonismo anche più diretto. Questo passaggio non può non essere condiviso. Io chiedo qui che ci sia la massima concertazione».
Il governatore quindi ritorna a parlare di ciò che (evidentemente) ha in mente dopo aver preso atto delle uscite “polemiche” sul reddito di cittadinanza o sulla Fondazione di medicina. E quindi ha chiarito: «Forse non si vuole vedere che esiste una sofferenza. Ma io di questa sofferenza me ne devo far carico. Parliamo di soggetti che hanno manifestato responsabilità in questi mesi. Soggetti a cui va il mio plauso e ringraziamento per tutto quello che hanno fatto. E però proprio perchè siamo distinti ma non distanti ho bisogno di condividere con la politica e con loro un percorso che ancora ci vede in difficoltà per le tante emergenze che ci sono».
E quindi ha sottolineato: «Io da persona responsabile mi rendo conto di questo e si apre la discussione».

sal.san.

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