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POTENZA – A Potenza per definire una causa civile in primo grado servono in media 3 anni e quattro mesi, quasi 4 volte e mezzo in più che ad Aosta. E a Matera e Lagonegro ancora di più. Dei 139 tribunali italiani fanno peggio soltanto una decina di sedi sparse tra le regioni del sud.
Sono i dati che emergono dall’analisi delle performance della giustizia civile appena pubblicata dal Ministero. Un report sviluppato dall’“Osservatorio per il monitoraggio degli effetti sull’economia delle riforme della giustizia” presieduto dall’ex guardasigilli Paola Severino.
Gli esperti hanno studiato su scala nazionale l’anzianità di «circa 2 milioni di cause complesse» pendenti. Sfatando diversi miti sulle cause delle lentezze giudiziarie. Come quello della litigiosità, che «è effettivamente molto diversa tra i bacini di competenza dei vari tribunali, ma non risulta correlata con la performance». Se si pensa che Milano si piazza appena fuori la top ten dei più veloci, ma è anche tra le sedi con un numero maggiore di casi ogni cento abitanti. Come Marsala, Chieti e Torino.
Il report aggiunge che «il dimensionamento delle piante organiche non è stato un tema di indagine». Per quanto sia emerso «certamente un elevato livello di scoperture».
Eppure «le analisi condotte su un unico anno dimostrano che non c’è stretta correlazione tra scoperture di organico e basse performance (e viceversa). Il che sembra dimostrare che è possibile un miglioramento basato su logiche organizzative».
Quindi rimanda a un’analisi su un arco temporale più lungo per «pronunciare conclusioni», che potrebbero aprire una polemica infuocata con le toghe.
Tornando alla Basilicata, gli esperti incaricati dal Ministero hanno stilato una classifica che punisce i tribunali lucani. Ma potrebbe essere anche peggiore se si considera soltanto il secondo parametro registrato, che è quello delle cause “ultratriennali”.
Infatti Potenza segna un 49,1 per cento che la collocherebbe ben sotto Lagonegro ferma al 34,1 per cento. Come pure Catania, Catagirone, Paola, Spoleto, Castrovillari e Isernia. Per trovare chi fa peggio tocca andare a Matera, col 53 per cento. Poi si va dritti nel girone della giustizia lumaca, dove stanno Vallo della Lucania, Patti, Vibo Valentia, Barcellona, Nola, Foggia, e Lamezia Terme.
Tutti tribunali del Sud, a conferma dell’esistenza di «una questione meridionale» anche a livello giudiziario. «Ma lo studio delle eccezioni – spiega l’Osservatorio presieduto dall’ex ministro – dimostra che la leadership può determinare risultati di eccellenza anche al sud».
Il caso da studiare è quello di Marsala. Tra le sedi col più alto tasso di litigiosità d’Italia. Affacciata sul Mediterraneo proprio di fronte alle coste della Tunisia.
Lì sono bastate alcune scelte gestionali oculate per abbattere il numero dei cause aperte da più di tre anni sotto il 6 per cento. Meno di un terzo della media del nord Italia. Con una durata media in primo grado di un anno e 3 mesi.

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