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La spiaggia di Tropea, una delle mete turistiche più ambite della Calabria

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MOLTO buoni la ristorazione, la qualità del cibo, l’accoglienza negli alloggi e l’ospitalità della gente. Discreti i servizi di trasporto e le informazioni turistiche disponibili. Sono le pagelle che i turisti – italiani e stranieri – assegnano alla Calabria, secondo un report The European House-Ambrosetti su dati Unioncamere Calabria 2023, citato dal nuovo piano esecutivo annuale di promozione turistica della Regione Calabria. Gli stranieri, poi, sono i più generosi quando c’è da promuovere (alla ristorazione assegnano 8,7), ma anche i più severi quando c’è da bacchettare: per i trasporti locali, nota dolente per la Calabria, non vanno oltre il 6,9. Per le informazioni turistiche, invece, si fermano al 7 e mezzo.

La Giunta Occhiuto, nel piano, ne prende atto e concorda: «Sarebbe opportuno andare a potenziare adeguatamente i servizi connessi al settore che, sulla base delle opinioni dei turisti, sono inadeguati in termini di informazioni turistiche e di costo ed efficienza del trasporto pubblico locale. Anche le competenze linguistiche degli operatori sarebbero da potenziare». Il piano annuale per il turismo (accanto il dettaglio dei principali interventi) parte proprio da qui, dall’analisi dei punti di forza e di debolezza del comparto in regione. Tanto quelli indicati dai turisti – e fin qui descritti – quanto quelli rilevati dallo stesso governo regionale.

Per la Giunta si parte dal lavoro degli ultimi tre anni e dagli «effetti positivi». Tra questi «l’incremento degli arrivi e delle presenze». Non siamo ai livelli del 2019 (9 milioni, poi quasi dimezzati dalla pandemia), ma c’è una sostanziale risalita che ha portato lo scorso anno a 7 milioni. A questo, la Giunta aggiunge «l’aumento dell’attenzione e della reputazione» della destinazione Calabria, l’affermazione «di nuove generazioni di imprenditori maggiormente attente alla gestione dei canali digitali», la «crescita» dell’offerta di turismo esperienziale e legato alle filiere agro-alimentari, forestali e culturali. Sul fronte delle criticità, la Giunta segnala «l’assenza di diversificazione».

Il turismo in Calabria è ancora quasi del tutto balneare. C’è poi «scarsa complessità» e «bassa differenziazione»: in Calabria «le offerte di vacanza sono per la gran parte piuttosto semplici». L’offerta insomma «è standardizzata» e risponde «ancora a un modello tradizionale di turismo di massa che ha perso progressivamente la propria competitività. Infine, c’è «un debole livello di integrazione con l’offerta del territorio»: la maggior parte dei servizi e degli elementi inclusi nelle proposte turistiche «sono offerti dalla stessa struttura ricettiva in cui il turista alloggia». La vacanza, insomma, «è slegata dagli elementi che il territorio offre o potrebbe offrire». E questo accade un po’ per disinteresse dei turisti, un po’ perché «le risorse del territorio sono scarsamente valorizzate e dunque poco attrattive».

LE NUOVE DECISIONI DELLA GIUNTA

Con l’obiettivo di dare un immediato impulso all’avvio della stagione estiva, la Giunta regionale della Calabria, nella riunione di ieri pomeriggio, su indicazione del presidente Roberto Occhiuto, ha deliberato una serie di interventi straordinari per il rilancio dell’attrattività turistica. «L’obiettivo – si legge in una nota – è quello di fare della Calabria una destinazione turistica d’eccellenza attraverso il potenziamento dei servizi di mobilità aggiuntivi per i turisti, l’attuazione di mirate attività di comunicazione, il consolidamento delle campagne di marketing già realizzate, e il sostegno alla realizzazione di eventi di particolare attrattività turistica e di rilevanza storica, nazionale e internazionale».

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