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POTENZA – Ideali, passione civile, impegno politico. Tre termini dal significato diverso ma graniticamente legati, se guardiamo alla storia del 900 italiano.

Sono stati gli ideali a muovere la pasione civile e l’impegno politico delle generazioni che ci hanno preceduto, costruendo l’Italia che conosciamo, con i suoi pregi e con i suoi difetti. Così rimane di tutto questo, guardando all’Italia del 2013? Senza lanciarsi in analisi socio  -politiche e limitando l’osservazione ai risultati delle elezioni regionali appena acquisiti, verrebbe da dire molto poco.

Il 52 per cento dei lucani non ha ritenuto nemmeno necessario andare a votare. Un chiaro segno di sfiducia nei confronti di una classe dirigente il cui fallimento senza attenuanti è sotto gli occhi di tutti. Ma in quel 52 per cento, sono sicuro, c’è un’ampia percentuali di giovani lucani che non hanno voluto o potuto votare.

Sono la generazione nata negli ultimi quindici – venti anni dello scorso secolo, quelli per cui andar via dalla Basilicata è spesso scelta obbligata, la scelta migliore per chi vuole costruirsi un futuro all’altezza dei propri sogni e delle proprie ambizioni.

Senza ripetere ancora una volta indicatori economici tragici, sinteticamente si può dire che la Lucania costruita da 20 anni di governi di centrosinistra, regala speranza solo a chi aspetta riesce a sgomitare grazie alla politica e – o a chi porta un cognome importante. E a proposito di cognomi importanti (che non sono una colpa, sia ben chiaro, poiché non sono una scelta) fa specie vedere che in Consiglio entra un under 30 figlio di un noto (e indagato) consigliere uscente.

A Vincenzo Robortella auguro buon lavoro, ma bene farebbe a dimostrare in Consiglio di essere degno di rappresentare i giovani lucani e le istanze di meritocrazia che i nostri coetanei richiedono. Per ora stiamo ai fatti che ci raccontano di una campagna elettorale fatta con papà al seguito e di voti “feudali” richiesti senza nemmeno bisogno di cambiare cognome: le parole non bastano e ogni tanto il silenzio è più dignitoso.

Guardando nuovamente ai risultati delle elezioni di domenica e lunedì 17 e 18 novembre, il centrodestra ancora una volta si attesta su percentuali troppo basse: il tempo dei posizionamenti personali e delle logiche a perdere è finito.

Fratelli d’Italia dopo aver eletto il primo consigliere in termini di preferenze dell’opposizione, Gianni Rosa, ambisce a diventare avanguardia culturale e politica del centrodestra lucano parlando innanzitutto ai delusi, a chi ha lasciato la Basilicata convinto di non poter più tornare, ai disillusi che non si sono nemmeno recati alle urne.

Proveremo a rimettere in cammino la speranza, cominciando dalle nuove generazioni. Idee, passione civile, impegno politico: per tutti i ragazzi e le ragazze che vogliono conoscerci e confrontarsi con noi l’appuntamento è Sabato 30, alle ore 17, a Potenza presso la nostra sede in Piazza della Costituzione italiana. Torniamo a credere, ricominciamo a costruire una Basilicata diversa.

*(Fratelli d’Italia – Giovani Lucani)

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