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«NON vogliamo chiamarla cabina di Regia? Allora chiamamolo pure Andrea, basta che qualcuno cominci a decidere!».
La provocazione di Franco Pantone, segretario della Filca Cisl è il risultato dell’esasperazione per la lentezza di una opera che rischia ormai di aggiungersi alle “incomplete” di questa città.
Il riferimento è ai lavori ancora in corso nell’ex padiglione dell’ospedale di Matera, a Lanera.
Due giorni fa Pantone ha partecipato ad un vertice che si è svolto alla regione e che ha messo attorno allo stesso tavolo l’assessore Berlinguer, rappresentanti di diversi uffici regionali, dell’Unibas oltre ai sindacati e al consorzio di imprese Valori.
Una riunione che ha fatto il punto sullo stato dell’arte senza però giungere ad alcun risultato.
E allora la proposta di Pantone che suggerisce di dare un nome qualsiasi a quello che a tutti gli effetti deve diventare punto di riferimento ufficiale di questa vicenda. «Il Comune deve prendere in mano le redini di questa situazione e dettare tempi e meccanismi – spiega – per evitare che questa opera resti lì senza essere mai conclusa. Il peccato originale sta nell’errore della progettazione, ma soprattutto nel ribasso applicato».
E’ questo ultimo aspetto, in particolare, a mettere a rischio non solo questa ma molte altre infrastrutture in costruzione per le quali si sfiora anche il 52% in meno rispetto alla somma prevista.
La riunione in Regione in realtà era stata chiesta dai sindacati, come spiega ancora Pantone, per il licenziamento di 7 operai della società impegnata sul cantiere materano. La soluzione in questo caso potrebbe passare attraverso alcune delle imprese del Consorzio valori presso le quali gli operai potrebbero essere impiegati. Il nodo centrale, però, resta la garanzia della realizzazione dei lavori. E quella a tutt’oggi non c’è. L’Unibas dal canto suo ha già investito quasi 2 milioni mentre i lavori affidati in un primo tempo alla Marag di Bari (che ha lavorato fino al 2013) e attualmente alla Gife (che minaccia di fermarsi, ndr.) procedono a rilento.
In un impasse che non può più andare avanti, Franco Pantone lancia un appello al sindaco e all’amministrazione comunale affinchè in nome dell’interesse della comunità materana avochi a se’ ogni decisione e imponga le modalità di ripresa dei lavori e conclusione dell’opera.
Ci tiene in particolare a sottolineare che tutto passa nelle mani di “Andrea” (ovvero alla cabina di regia che, forse, con un nuovo nome potrebbe funzionare di più. Lui ne è convinto).

a.ciervo@luedi.it

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