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FERRANDINA continua a non trovare pace. Le notizie contrastanti di questi giorni non hanno fatto altro che aumentare il malcontento nella popolazione, stanca di ricevere informazioni frammentarie e soprattutto di non sapere ancora se l’acqua che scorre dai rubinetti sia infettata o meno. Anche l’amministrazione comunale brancola nel buio e per far luce sul caso, il sindaco, Saverio D’Amelio, ha convocato una riunione per le 10, alla quale parteciperanno i dirigenti responsabili di Arpab, Asm e Acquedotto Lucano, oltre a tutti i consiglieri e ai sindaci di Pomarico e Miglionico, gli altri due paesi coinvolti in questa vicenda.
I ferrandinesi, nel frattempo, hanno organizzato un presidio permanente in piazza Plebiscito, con lo scopo di comprendere il problema e di chi siano le responsabilità. In questo sit-in di protesta, è possibile firmare per presentare un esposto alla Procura della Repubblica, affinché vengano accertate le motivazioni del disagio che va avanti da venerdì pomeriggio.
Ieri mattina, ragazzi delle scuole (chiuse con un’ordinanza di due giorni fa) hanno manifestato pacificamente, tappezzando la facciata principale del municipio con bigliettini, in cui esprimono tutto il loro dissenso. In piazza a discutere con i cittadini, si sono visti pochi rappresentanti della maggioranza e del Pd, mentre sono stati più presenti Michele Pepe e Camillo Rossi, consiglieri d’opposizione. Del sindaco, invece, nessuna traccia: il primo cittadino sta gestendo la delicata situazione da Latina, e continua ad invitare tutti alla calma, non comprendendo le ragioni dell’agitazione di alcune persone. D’Amelio sarà presente alla riunione indetta ma, su esplicita richiesta di Rossi, l’amministrazione si riunirà prima per valutare i temi da trattare. Lo stesso Rossi ha accertato che l’acqua di cui si rifornivano le autobotti, proveniva da Borgo Macchia, che a sua volta è rifornito dal serbatoio Missile, anch’esso contaminato da clostridi. Insomma , oltre al danno la beffa. È singolare, infatti, che una volta accertato il problema in uno dei serbatoi, non si proceda a controllare subito gli altri, andando addirittura a prelevare l’acqua da uno di essi e a distribuirla ai cittadini, considerato che la conduttura è unica e si dirama ad un certo punto, servendo i tre serbatoi del paese. Ma non è tutto: lo stesso consigliere ha richiesto la cartina delle tubature, e ha preteso che su ogni autobotte venga applicata la provenienza dell’acqua. La priorità è capire da quanto duri questo periodo di incertezza, a che periodo risalga l’ultima negatività riscontrata, di che tipo sia la contaminazione (nel pomeriggio si è parlato di una carcassa di animale) e dove sia localizzata, visto che, secondo AL, i serbatoi non sono collegati tra loro.

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