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Monteserico. Si potrebbe iniziare a raccontare le storie di questo castello con il classico c’era una volta. Un tempo era luogo di Normanni, poi dimora federiciana. E’ stato costruito nell’ XI secolo e domina una collina a perdifiato a soli 15 KM da Genzano di Lucania.

Durante la seconda tappa in programma sulla tabella di marcia di ReStartSud, abbiamo ripreso il filo del discorso – sui racconti e favole di questa meravigliosa costruizione medioevale – da dove il cuore e la bellezza di una donna di altri tempi ha segnato le leggende più interessanti. Siamo stati accolti dal sindaco e dallo scrittore Gianrocco Guerriero con inchini e maestrie.

Ci è stato offerto un pranzo che sapeva di terra nostra e regionalità: profumi contadini, innaffiati dal sublime vino di uve d’aglianico. La vera sorpresa, però, è stata scoprire che nei primi del 900’ il castello è stato anche la dimora di Lyda Borelli, una delle icone più importanti del cinema muto italiano e internazionale.

Non solo storie di fantasmi e strane sventure. A volte i castelli nascondono aneddoti insoliti e in questo caso, conserva ancora gli echi di un’attrice che, a distanza di cento anni, ancora è simbolo di emancipazione e modernità. Il castello di Monteserico è una sfida tra memoria e innovazione. Il nuovo sindaco di Genzano non esclude che questa dimora storica possa diventare un importante punto di riferimento per promuovere il territorio e rilanciare anche l’economia turistica di quella parte di Basilicata, sconosciuta a molti. Il cinema potrebbe essere un buon punto di partenza, la divina Borelli sicuramente apprezzerebbe.

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